È stato un weekend di riposo più lungo del solito per gran parte dei dipendenti della Smeg, il colosso degli elettrodomestici con quartier generale a San Girolamo di Guastalla. Già da venerdì, infatti, i lavoratori sono stati mandati a casa per un blocco forzato della produzione e di quasi ogni altra attività legata a logistica, risorse umane e contabilità. La causa sarebbe dovuta a un attacco hacker al sistema informatico della azienda. A quel punto, quando ci si è accorti di quanto era successo, per motivi di sicurezza è stato bloccato il sistema, per evitare il rischio di perdere dati sensibili. Sono in corso accertamenti per cercare di capire come questa situazione possa essere avvenuta. Solo a oltre 24 ore di distanza dall’evento è giunta comunicazione formale dal quartier generale di Smeg: "Si è verificata un’anomalia nei processi di rete che ha temporaneamente compromesso la normale operatività dei sistemi aziendali. A titolo precauzionale è stata predisposta una temporanea sospensione delle attività, fino al completo ritorno alla piena funzionalità". E aggiungono: "La situazione è sotto controllo e tutte le misure necessarie per proteggere l’integrità delle informazioni sono state attuate. I tecnici stanno lavorando per risolvere il problema in tempi brevi". Già sei anni fa c’era stato un attacco informatico mirato, a elettrodomestici Smeg di nuova generazione, funzionanti con applicazioni informatiche. Era accaduto in Inghilterra, con indagini condotte dalla Agenzia criminale nazionale. I clienti Smeg del Regno Unito erano stati informati dell’accaduto, compresa la mancata perdita o diffusione di dati personali e finanziari dei possessori degli apparecchi presi di mira.
Antonio Lecci