FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

L’autista: "Costretta a guidare fino alle lacrime". Ma Seta non le cambia il bus

La protesta di Annarita Paltrinieri, che si è infortunata a una spalla: "Io amo questo mestiere, vorrei solo un mezzo più leggero. Mi sarei aspettata un po’ di comprensione per la mia salute"

Reggio Emilia, 18 dicembre 2023 – “Ho sentito un dolore fortissimo alla spalla, sono riuscita a completare la manovra e portare l’autobus dentro al parcheggio della Pianella, a Cavriago. Poi ho chiamato l’ambulanza: il tendine si era lacerato per lo sforzo. Era il 18 ottobre, e ora sono pronta a rientrare. Ho fatto la riabilitazione ma dovrò essere operata alla spalla. Tuttavia Seta vuole che continui a guidare il jumbo da 18 metri snodato. Ho cercato una mediazione, di fare solo metà turno sul 18 e metà sul 12 metri. Niente da fare: sono molto delusa da questa azienda e non penso di meritarlo".

Il pesante autobus di seta e, nel tondo, Annarita Paltrinieri, che si è lacerata il tendine guidando
Il pesante autobus di seta e, nel tondo, Annarita Paltrinieri, che si è lacerata il tendine guidando

Annarita Paltrinieri, sposata e residente a Reggio, è una 58enne decisa e fiera, che sfata ogni stereotipo di genere, che non si lascia intimidire dalle sfide e ride delle battutine sulle donne al volante, lei che ha presto tutte le patenti compresa l’estensione E - quella per portare i bestioni Breda Menarini - e dal 2018 opera su tratte complesse, trafficate. Alla luce delle sue condizioni di salute - certificate -, ha chiesto a Seta non di starsene a casa in poltrona ma di poter condurre mezzi meno pesanti. La risposta è stata un secco no, ed oggi avrebbe dovuto ritornare in servizio… sugli autobus snodati. "Nemmeno dopo i problemi di salute che ha avuto, hanno ritenuto di cambiarle bus - commenta, Gaetano Capozza, segretario territoriale di Fit Cisl -. Davvero vogliono trattare così le donne di Seta? Questa persona ha quasi 60 anni, dovrebbe essere una bandiera per Seta. Non capisco perché la si voglia mortificare ulteriormente in un momento in cui l’azienda è senza personale e abbiamo un’autista che ha dato prova di responsabilità e senso civico".

Annarita, le piace il suo lavoro?

"Certo. Ho lavorato come Oss nelle case di riposo, in un’azienda metalmeccanica poi come autista nel privato, ma ho sempre ambito a guidare il tram in città e ho dato la caccia a Seta per tanti anni. Per me fare l’autista è un mestiere e una passione. Ho fatto il concorso e sono riuscita ad entrare nel 2018. Mai un ritardo, mai una lamentela, mai un richiamo da parte di nessuno. Il loro comportamento è incomprensibile, ci sono rimasta proprio male".

Perché l’azienda non vuole farle guidare il 12 metri?

"Dicono che è la stessa cosa, ma non è vero. L’impostazione sullo sterzo è completamente diversa perché c’è tutto il peso del rimorchio, l’entrata della curva richiede una manovra in più… C’è la stessa differenza tra una bici e un’auto. A me piaceva guidarli, ma adesso è uno sforzo eccessivo per la mia spalla".

Quali sono le sue condizioni di salute?

"Dovevo operarmi ad entrambe le ginocchia. Due anni fa ho fatto la protesi solo al destro, poi sono rientrata con un part-time, che sono poi solo 4 ore in meno rispetto al tempo pieno di 39 ore. Sentivo che c’era qualcosa che non andava. Il 16 ottobre ho domandato all’azienda di non lasciarmi sul bus da 18 metri tutto il giorno lungo tratte su cui il pesantis simo Breda va manovrato di continuo. Ma niente, e il 18 ottobre ho avuto il trauma da sforzo. Adesso devo dare la priorità a questo intervento, e aspettare per il ginocchio sinistro. Anche se fa male, fino all’operazione riuscirò a guidare perché sugli autobus abbiamo il cambio automatico e non devo usare la gamba sinistra sulla frizione. Ho 58 anni, se va bene mancano 4 anni alla pensione… non ho la stessa forma fisica di un giovane ma l’azienda non mi viene incontro. Non penso di meritarlo. Si devono vergognare".

Quanti autisti siete in Seta?

"Su Reggio 150-170, circa 16 le donne: c’è molto turnover ma non è che manchino le alternative: i jumbo sono solamente una ventina. Il turno è spezzato in due: dalle 6,30 alle 9,30 e dalle 11 alle 13,45. Io ho chiesto di fare solo il 50% sui 18 metri, ma Seta si rifiuta".

Come descrive il mestiere dell’autista?

"Abbiamo tante responsabilità e se c’è un problema, il primo che prende la colpa dai passeggeri è l’autista. È pesante, pagato poco e a Reggio l’utenza è diventata molto problematica… si picchiano, si accoltellano. Ma a me piace".