Automediche accorpate: altolà dei sindacati

Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro in Conferenza territoriale per discutere del piano di riorganizzazione dell’emergenza-urgenza

Automediche accorpate: altolà dei sindacati

Automediche accorpate: altolà dei sindacati

"Sulla notizia che sta circolando in questo giorni di un possibile accorpamento delle auto mediche, non possiamo che esprimere una forte preoccupazione". Non accenna a placarsi la polemica scatenatasi sull’ipotesi, ventilata dalla Regione nei giorni scorsi, di accorpare la dotazione di auto mediche di Guastalla-Correggio e Scandiano-Montecchio. Ieri è stato il giorno dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil provinciali che, oltre ad esprimere forte preoccupazione, affermano una decisa contrarietà a qualsiasi forma di accorpamento delle auto mediche: "Siamo contrari a qualsiasi riorganizzazione che vada a restringere l’offerta di un servizio determinante per la salute dei cittadini e per la qualità della vita di tutti", sottolineano. Non solo, i rappresentanti delle tre sigle sindacali più importanti, hanno già avanzato richiesta di un incontro in sede di Conferenza Territoriale Socio Sanitaria, per un confronto sul Piano di riorganizzazione dell’Emergenza - Urgenza Regionale.

"Già dai prossimi incontri con l’Azienda sanitaria che avremo come sindacati confederali e di categoria, il tema dell’emergenza-urgenza sarà tra quelli all’ordine del giorno del confronto – proseguono – Siamo consapevoli che le inadeguate risorse economiche dedicate alla sanità pubblica siano un fatto oramai assodato. Le conseguenze si vedono già con la cronica carenza di tutto il personale sanitario ma non per questo ci sottraiamo alla discussione, anzi vogliamo essere parte attiva del cambiamento, quello della riorganizzazione dell’emergenza-urgenza". "La pandemia ha messo in evidenza gli effetti dei tagli che si sono costantemente prodotti negli ultimi 20 anni e anche i fondi del Pnrr, con il blocco delle assunzioni, non riusciranno a garantire il rilancio della sanità pubblica", concludono Cgil, Cisl e Uil.

Intanto, in Regione, il consigliere di Fratelli d’Italia, Luca Cuoghi, ha depositato un’interrogazione per chiedere: "Quali sono le ragioni che hanno portato a rivedere il sistema delle automediche nei comuni di Montecchio e Scandiano, in provincia di Reggio Emilia?". Non solo, ma "già dalle scorse settimane il circolo territoriale di Fratelli d’Italia si è mobilitato per promulgare una raccolta firme contro la decisione dell’Ausl di accorpare il servizio di automedica". Cuoghi, infine, nella sua interrogazione chiede di conoscere: "Quali indicazioni sono state date al Cts (Comitato tecnico scientifico, ndr) di Reggio Emilia per definire il progetto di riorganizzazione delle automediche e a quanto ammontano le risorse economiche e di personale medico e infermieristico destinate al Cts di Reggio Emilia per la riorganizzazione del servizio".