"Automediche, no all’accorpamento"

Sindaci e opposizioni contro l’ipotesi di riorganizzazione che unirebbe Scandiano a Montecchio e Guastalla a Correggio

"Automediche, no all’accorpamento"

"Automediche, no all’accorpamento"

Timori e polemiche sul possibile accorpamento delle automediche di Montecchio-Scandiano e Guastalla-Correggio, in attesa che l’Ausl presenti il piano di rioganizzazione del servizio. Anche se il progetto non è ancora stato ufficializzato, non mancano già le proteste per il possibile taglio del numero dei mezzi inviati in emergenza dal 118.

Un’operazione subito ‘bocciata’ dai consiglieri comunali del gruppo misto di Scandiano, Alessandro Nironi Ferraroni, Davide Beltrami e Chiara Ferrari: "Abbiamo appreso con sconcerto del possibile accorpamento delle automediche, già oggetto di numerosi atti ispettivi del nostro gruppo – scrivono –. Le notizie riportate sull’accorpamento delle automediche sono infatti le stesse che da mesi poniamo al centro dell’attenzione nel dibattito consiliare. I nostri timori allora erano davvero fondati, anche se sempre smentiti. Esprimiamo grandissima preoccupazione: continueremo nella nostra attività di vigilanza".

Sul tema interviene il sindaco di Scandiano, Matteo Nasciuti: "In questi giorni si parla di un possibile accorpamento delle automediche di Scandiano e Montecchio. Nessuna proposta ci è stata recapitata in tal senso. Non amo inseguire le voci, ma naturalmente questa proposta ci vedrebbe contrari perché un territorio esteso come il nostro ha già dimostrato di necessitare di un presidio medico mobile che possa facilmente raggiungere le aree più periferiche. Penso al territorio vasto del nostro distretto sanitario, da Rubiera a Castellarano, da Casalgrande a Baiso, passando da Viano".

Nasciuti sottolinea che l’automedica "è fondamentale" soprattutto nell’orario di chiusura del pronto soccorso del Magati e ha ricordato che "non ci siamo mai sottratti, e non lo faremo ora, a discutere di innovazioni e riforme del nostro servizio sanitario locale".

L’ipotesi finora emersa, tra quelle che sarebbero sul tavolo, è di una sede a Puianello per servire la Val d’Enza e la zona ceramiche. Ipotesi respinta dal primo cittadino di Rubiera, Emanuele Cavallaro, che sull’accorpamento delle automediche afferma di "non aver mai visto un documento ufficiale che la proponesse. In ogni caso il consiglio comunale di Rubiera ha recentemente votato all’unanimità un ordine del giorno che afferma l’importanza di avere l’automedica a Scandiano. Rubiera è dunque semplicemente contraria a questa ipotesi".

Matteo Barca