
Polizia locale (foto d’archivio)
Fanno il bagno alla foce del Tresinaro a Rubiera: alcuni ragazzi di Modena sono stati individuati dalla polizia locale dell’Unione Tresinaro Secchia.
L’allarme è scattato nella giornata di venerdì grazie a una segnalazione della Croce Rossa. Il gruppo di giovani si trovava in una zona in cui è vietata la balneazione. Sul luogo sono quindi intervenuti gli agenti della polizia locale per compiere gli accertamenti e identificare i responsabili. Sono stati dunque allontanati dal torrente per evitare spiacevoli conseguenze e la polizia ha avvisato le loro famiglie.
"La polizia locale ha prontamente recuperato i ragazzi di Modena che avevano pensato bene di venire a fare il bagno a Rubiera alla foce del Tresinaro" sottolinea il sindaco rubierese Emanuele Cavallaro.
"Ricordiamo che la balneazione è vietata in tutte le acque interne – avvisa il primo cittadino – purtroppo è già capitato fin troppe volte che in Secchia qualcuno sia morto annegato. Le acque dei fiumi sono particolarmente insidiose anche quando all’apparenza non sembrerebbe. È bene diffondere questa consapevolezza per evitare ulteriori tragedie". Cavallaro chiede a tutti i cittadini di rispettare sempre il divieto e di segnalare eventuali situazioni di rischio.
"È molto pericoloso fare il bagno nel Tresinaro e nel Secchia – osserva il sindaco –. Ci sono correnti e movimenti improvvisi. Prevenire le tragedie è certamente indispensabile: invito, soprattutto in questo periodo dell’anno, ovviamente tutti quanti alla massima prudenza e a osservare con grande attenzione il divieto".
Il sindaco ringrazia gli agenti che hanno rapidamente raggiunto la foce del Tresinaro "per recuperare il gruppo, formato da tre-cinque ragazzi. Fortunatamente sono stati evitati problemi e soprattutto nessuno ha riportato conseguenze".
Un episodio simile era avvenuto anche nell’aprile dell’anno scorso con protagonisti due ragazzi allontanati, sempre dalla polizia locale dell’Unione, dal fiume Secchia mentre stavano facendo il bagno. Erano stati avvistati dalla sponda modenese, ma si trovavano nel tratto reggiano nel comune di Rubiera.
Matteo Barca