"Ho perso tutto. Una casa, due auto, non ho più niente di ciò che io e la mia famiglia avevamo ottenuto con tanti sacrifici...". Nadia Valentino, 52 anni, si scioglie in lacrime. Lei, insieme al marito Cesare My, 52 anni, e quattro figli di 7, 10, 12 e 20 anni, sono tra le dieci persone sfollate da via Spallanzani a Bagnolo dove all’alba di ieri è esondato il canalazzo Tassone. È la prima emergenza di giornata che i vigili del fuoco hanno dovuto affrontare. "Ma già sabato sera intorno alle 22 – spiegano – vedendo il fiume d’acqua che ci scorreva sotto casa, avevamo dato l’allarme. Ma nessuno ci ha risposto. Solo dopo mezzanotte i vigili del fuoco ci hanno ascoltato. Poi stamattina (ieri, ndr) intorno alle 7 sono venuti finalmente a soccorrerci portandoci via col gommone". E ancora: "Abbiamo avuto paura, i bambini gridavano al piano di sopra, mentre sotto si è allagato tutto – dicono mentre mostrano foto e video del disastro dentro casa – Siamo disperati, io non sono nelle condizioni psicologiche di andare a lavorare (fa la cuoca in una tavola calda del posto, ndr) e così mio marito (operaio alla Corbo di Cadelbosco, ndr)". Nadia, Cesare e i figli sono ora temporaneamente ospitati all’hotel Silver di Bagnolo in accordo col sindaco Pietro Cortenova.
Davanti all’albergo arriva anche la signora Franca, 65 anni, anche lei sfollata – insieme ad un amico che ospitava – di via Spallanzani. "Sono quarant’anni che abito qui, non ho mai visto tanta acqua così e soprattutto l’argine non si è mai rotto", chiosa. E poi: "Ieri (sabato, ndr) sono andata a dormire al piano di sopra, anche se dal rumore dell’acqua non si chiudeva occhio. Non riuscivo a scendere al piano terra dalla tanta melma che c’era davanti alle porte. Alle 6,30 sono venuti i pompieri a salvarmi. Che paura sul gommone...". Un’altra coppia invece si è appoggiata dai familiari rifiutando l’albergo. Resta una domanda: "Perché è successo? – si chiedono gli abitanti – forse il canale andava pulito meglio...".
Il canale si era alzato pericolosamente anche nella zona di Villa Rotte, vicino all’impianto irriguo ‘Rodanello’ della Bonifica. Danni anche alla sede della croce rossa col Tassone che ha inondato il cortile: centro operativo spostato temporaneamente nella piazza del municipio.