Bimba morta in slitta, grave la madre. "Papà, quando arrivano?", il fratello le aspettava

Strazio in Alto Adige, la piccola Emily scendeva con la mamma. I soccorritori: ignorati i cartelli di divieto. La procura di Bolzano apre un'inchiesta

Una foto di archivio di un adulto e un bambino che scendono con lo slittino

Una foto di archivio di un adulto e un bambino che scendono con lo slittino

Reggio Emilia, 5 gennaio 2019 - Un errore fatale, come commentano diversi testimoni della tragedia in Alto Adige, in cui ha perso la vita Emily Formisano, una bimba di 8 anni, gravissima la madre Renata Dyakowska. Su Facebook Gabriele G., originario di Brescia, scrive: «Mi spiace... Eravamo anche noi a quell’ora sulle piste da sci... Tragico incidente, dovuto a un errore fatale». Non manca, però, ancora una volta l’odio del web, con alcuni utenti che si scagliano contro la donna.

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Madre e figlia, probabilmente per sbaglio (sebbene i cartelli di divieto siano piuttosto evidenti su quel tratto di pista), hanno imboccato la pista nera da sci a bordo della slitta (a quota 2.700 metri); hanno subito preso velocità e dopo la prima curva, a cinquecento metri dalla partenza, si sono schiantate.

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«È verosimile che non abbiano visto i cartelli di divieto per gli slittini che ci sono all’inizio della pista da sci», dice il responsabile del soccorso alpino del Renon e di Barbiano, Gottfried Fuchsberger. «Una volta imboccata la pista il loro slittino deve aver preso una tale velocità che non è stato più possibile fermarne la corsa. Le piste da sci sono assolutamente proibite per gli slittini, perchè troppo ripide. Chi ci finisce con la slitta non ha scampo», spiega Fuchsberger.

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Il padre della famiglia di Reggio Emilia, ignaro di quanto stava succedendo sulla pista nera, aspettava le sue donne di casa a fine pista assieme all’altro figlio di undici anni. Poi, dopo aver visto accorrere i soccorsi – perché la visibilità era buona alle 13 di ieri –, hanno capito che era successo qualcosa di straziante.

La pista da slittino del Corno del Renon che scende dal Lago Nero è molto frequentata e conosciuta sia dai turisti sia dai locali. Lo slittino tra i boschi è una disciplina sportiva, bensì non inserita – a differenza dello slittino su pista artificiale – nel programma olimpico. Esiste, comunque, un circuito mondiale dedicato allo slittino su pista naturale e storicamente vede primeggiare proprio gli atleti altoatesini.

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Aperta un'inchiesta

A seguito del tragico incidente, la Procura di Bolzano ha aperto un'inchiesta. Al vaglio vi sarebbero i cartelli e le indicazioni per chi pratica questo sport. Sarà cura degli inquirenti anche accertare se le protezioni collocate lungo il tracciato della pista 'nera' riservata a sciatori esperti fossero sufficienti e come sia stato possibile, seppur sbagliando, che la slitta sia uscita dal tracciato e andare a sbattere contro un ostacolo.