Reggio Emilia, bambino con il diabete. "Mio figlio rifiutato dall'asilo pubblico"

La denuncia di un genitore. Gli insegnanti si sarebbero appellati alla normativa che non li obbliga alla somministrazione dell’insulina

Il piccolo ha 2 anni e mezzo

Il piccolo ha 2 anni e mezzo

Reggio Emilia, 20 febbraio 2019 - «Mio figlio di due anni e mezzo ha il diabete. La scuola pubblica non lo accetta, dovremo trasferirci in quella parrocchiale, a sette chilometri di distanza». È la vicenda denunciata da un genitore dell’Appennino al quale è stata comunicata la non disponibilità di frequentare la scuola pubblica dell’infanzia a due passi da casa.

AGGIORNAMENTO Il piccolo accolto nella struttura parrocchiale

Gli insegnanti della scuola, infatti, si sarebbero appellati alla normativa che non li obbliga alla somministrazione dell’insulina. Nell’asilo privato convenzionato invece, a sette chilometri di distanza, una docente si sarebbe resa disponibile volontariamente. 

«Un fatto discriminatorio gravissimo e inaccettabile che avviene nella provincia degli asili più belli del mondo: in questo caso la scuola dell’infanzia pubblica è incapace di farsi carico della sua situazione di diabetico. Cosa che, invece, sta ora facendo benissimo la scuola parrocchiale cui i genitori ora si sono rivolti», commenta Rita Lidia Stara, presidente della Federazione emiliano-romagnola delle associazioni che si impegnano per le persone con diabete.

«Il personale scolastico si è trincerato dietro norme obsolete e superate – continua –. Il protocollo provinciale è da rivedere con urgenza, per somministrare l’insulina, non servono competenze sanitarie, ma una formazione specifica e l’alleanza tra la scuola e la famiglia, è un atto di volontariato, che permette ai bambini un inserimento scolastico in sicurezza e senza discriminazioni».