Reggio Emilia, bambino morto in un incidente. "La sua dolcezza conquistava tutti"

Lo struggente ricordo di Davide Ciuffreda della nonna Ilde Rosati. Ancora grave Antonella, la mamma del piccolo

Le operazioni di soccorso sulla superstrada dopo il tremendo schianto (Foto Viterbo News 24)

Le operazioni di soccorso sulla superstrada dopo il tremendo schianto (Foto Viterbo News 24)

Albinea (Reggio Emilia), 5 gennaio 2018 - «Era il mio bambino. Meraviglioso e dolcissimo». La crudeltà del momento non scalfisce, anzi fa brillare i ricordi più belli incastonati nel cuore di Ilde Rosati. La nonna di Davide Ciuffreda - il bimbo di 10 anni morto in un terribile incidente nel Viterbese (FOTO) -, ieri pomeriggio, ha preso parte al dolorosissimo momento del riconoscimento del nipote all’ospedale Belcolle, a Viterbo, ed è stata costantemente vicina alla figlia Antonella, madre del bimbo rimasta gravemente ferita nello schianto. Nella mente si affollano tante immagini, tutte con protagonista Davide, un bambino che adorava.

«E’ una disgrazia terribile – dice la Rosati, molto nota soprattutto sull’Appennino reggiano per i suoi scritti in dialetto –. Stanno cercando di ricostruire l’incidente, ma sembra che il camion non abbia proprio frenato prima del tremendo impatto. Mio genero si era fermato con le quattro frecce per un problema al mezzo, in un tratto rettilineo dopo una salita, e bisogna capire perché il mezzo che seguiva non si sia accorto del camper sulla corsia di destra».

La Rosati fa sapere che il conducente del mezzo pesante è risultato negativo all’alcol test e anche a quello per l’eventuale uso di droga. «Mio nipote era seduto dietro suo padre e stava studiando matematica – precisa la donna – e purtroppo proprio mentre il mezzo si stava fermando si sarebbe alzato in piedi per guardare il panorama intorno. In quel momento è arrivato il camion».

Il volto di Davide ora popola ogni ricordo nella nonna. «Era davvero di una bellezza rara – dice la Rosati –. Dieci anni, altissimo per la sua età, sempre molto dolce e sorridente con tutti. Perderlo è qualcosa di atroce, fatichiamo a renderci conto ancora di quello che è successo».

La donna ripensa a tutti momenti trascorsi vedendo crescere Davide, adorato da tutti in famiglia. «Era un bambino molto atletico – dice la nonna – faceva tanti sport e soprattutto nuoto e sci. Era orgoglioso di quello che faceva e trasmetteva entusiasmo. Ricordo anche che con la famiglia ha fatto numerosi viaggi, anche negli Stati Uniti e in Canada. Il futuro sembrava davvero nelle sue mani, era un piacere vederlo crescere, così bello ed educato. Era di una bellezza rara – dice ancora la donna –. E poi in un attimo ci è stato portato via».

La donna sospira, a pochi metri dalla figlia che lotta per la vita in Rianimazione. L’incubo in cui è piombata la famiglia è davvero senza fine.