Correggio, bimbo preso a pugni da un ragazzino

Il bambino stava giocando nel parco con gli amichetti. La madre: “Una scena tremenda“

Il parco dove il bambino è stato aggredito

Il parco dove il bambino è stato aggredito

Correggio (reggio Emilia), 20 aprile 2018 - È sceso dalla bici, si è avvicinato ad alcuni bambini, ne ha colpito uno al volto con dei pugni e ne ha fatto cadere a terra un altro. Poi si è rimesso in sella e se l’è svignata, vanamente inseguito da altri ragazzi e da genitori, testimoni attoniti dell’episodio. E’ successo l’altra sera in un parco pubblico attrezzato in centro a Correggio. Il bambino picchiato è stato accompagnato al pronto soccorso ospedaliero per medicare un trauma al labbro ed ecchimosi varie.

«E’ stata una scena tremenda – racconta la madre del bambino – con questo ragazzo di 13-14 anni che è sceso dalla bici e ha sferrato un pugno a mio figlio, praticamente senza motivo. Nello stesso tempo ha fatto cadere a terra un altro bambino che si trovava nel parco pubblico. Abbiamo tentato di inseguire quel ragazzo, ma ha ripreso la bici ed è riuscito ad allontanarsi. Noi eravamo tutti a piedi».

Il bambino stava giocando a calcio con altri coetanei. Improvvisamente si è avvicinato il ragazzo più grande, piuttosto robusto, il quale ha cercato di provocare il bambino. «Io non gli ho risposto, perché è uno sconosciuto. Non sapevo che intenzioni avesse», racconta il bimbo. Ma il 13-14enne lo ha sollevato prendendolo per la maglia, per poi colpirlo con un pugno al volto.

«Sono accorsa subito – aggiunge la madre – e ho visto mio figlio con il labbro rotto e sanguinante. Intanto l’aggressore stava scappando via. Ci siamo recati in ospedale e, referto medico alla mano, ho denunciato l’accaduto. Spero che questo ragazzo venga identificato e che i genitori sappiano come si comporta. Deve essere controllato. E’ pericoloso per i bambini più piccoli».

E segnala come non sia la prima volta che accadono simili episodi: «E’ giusto che si prenda coscienza della realtà. Correggio si sta trasformando in un Bronx. Occorre fare qualcosa, prima che sia troppo tardi o che possa capitare l’irreparabile».