Bando giovani, corsa per un posto In pochi giorni 215 domande all’Ausl

L’azienda sanitaria cercava una decina di under 30 per inserirli nei turni di tracciamento e alle Fiere. Il direttore amministrativo: "Stupiti dalla risposta, questo significa che la disoccupazione è molto alta"

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di Giulia Beneventi

Nell’arco di circa poche settimane, il bando aperto dall’Ausl per reperire nuovo personale amministrativo ha ricevuto 215 candidature. "Troppe per la nostra ricettività", spiega il direttore amministrativo, Davide Fornaciari. Il fabbisogno individuato dalla azienda per aumentare le forze nel tracciamento dei contagi e nell’assistenza al punto unico provinciale per le vaccinazioni contro il Covid-19 era di otto persone. Forze nuove che possono permettere all’azienda di bilanciare meglio il personale, sia sull’indagine epidemiologica, essenziale nel circoscrivere i focolai e gestire l’epidemia, sia sul fronte della campagna vaccinale che a marzo - così diceva la programmazione - dovrebbe passare alla seconda fase.

"Il bando è stato pubblicato il 5 gennaio scorso – prosegue il direttore –. Come criteri minimi di partecipazione, oltre a un’età compresa tra i 18 e i 30 anni, c’era il possesso di un diploma e della patente Ecdl". Requisiti che, spiega sempre Fornaciari, sono stati individuati in modo speculare rispetto a quanto stabilito nel bando della Protezione Civile. "Il fine era quello di applicare un minimo di scrematura – aggiunge –. Non ci aspettavamo tanta adesione, sarò onesto. Credo che sia legata anche a un tasso di disoccupazione molto alto, il che mi fa dispiacere perché stiamo parlando di ragazzi giovani".

Al momento l’azienda ha già contattato quattro candidati, per attivare il contratto di collaborazione continuativa (co.co.co) da 35 ore a settimana valido fino a fine giugno 2020. Nelle intenzioni dell’Ausl potrebbe esserci anche un’estensione del fabbisogno, che per il momento pare possa passare da 8 a 20, ma tutto dipenderà ovviamente dall’evoluzione dell’emergenza.

"Dipende dai carichi di lavoro che ci saranno – valuta Fornaciari – sono considerazioni che facciamo sul momento, in base alla capacità di tenuta, da calibrare anche in relazione al numero di dipendenti già presenti".

Il bando in questione è infatti una procedura straordinaria, autorizzata da decreto governativo viste le condizioni di emergenza in cui verte al momento tutto il sistema sanitario. "C’è anche una graduatoria da assistente amministrativo, fatta nel 2019, per assunzioni a tempo indeterminato – dice il direttore –. Con la speranza che la pandemia ci abbandoni velocemente, non sarà proponibile un’altra formula simile al bando di questi giorni, se non autorizzata a norma di legge".

"Assumere giovani è sempre una soddisfazione – conclude –. Ci sono tanti ragazzi che hanno voglia di fare, oltre a competenze informatiche ed entusiasmo, non possono che giovare al sistema lavorativo. Rimaniamo però legati a norme che permettono certi tipi di assunzioni solo in circostanze straordinarie".