Barbieri torna a respirare: "Finalmente è finita"

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"Finalmente è finita". Marco Barbieri, ex consigliere regionale, tira fiato dopo l’assoluzione definitiva dall’inchiesta denominata ’Spese Pazze’, che si è fatta attedere dieci anni. Barbieri ha affidato a un post su Facebook la sua liberazione da questo peso: "Il tempo è galantuomo – ha scritto –. Forse è vero: a volte, però, ne serve davvero troppo".

"Dieci anni fa in tante regioni italiane partivano le inchieste sulle spese dei gruppi e dei consiglieri regionali: anche in Emilia-Romagna – racconta –. Allora ero consigliere regionale e le indagini “colpirono” anche me, nonostante, credo, avessi dimostrato di non essere certamente attaccato ai soldi". Barbieri rammenta il suo ingresso in Consiglio con un anno di ritardo, proprio per via di una sentenza, e il fatto che "pur avendo titolo per chiedere i danni a fronte dell’errore commesso, mi guardai bene dal farlo magari a danno della Regione stessa. Diciamo che questa generosità non è stata ripagata al pari dal destino".

Un ringraziamento viene espresso nei confronti dei suoi avvocati, che lo consigliarono anche in quel momento: "Alessandro Gamberini ed in particolare Salvatore Tesoriero". "Io e la collega Anna Pariani già sette anni fa fummo assolti in primo grado – prosegue –. Magari fu proprio questo anticipo a portare la procura a proseguire in appello nei nostri confronti. Ora la conferma. Assoluzione. E se da un lato io in cuor mio sono sempre stato sicuro dell’esito e ho sempre espresso fiducia nella magistratura, non vi nascondo che sentirsi addosso il dubbio che insinua un’inchiesta, quelle chiacchiere da “qualcosa ci sarà stato”, in questi anni sono stati duri da sopportare".

"Consapevole che “la calunnia è un venticello” e del bisogno di difendere le istituzioni da questo malcostume, ho scelto di non ricandidarmi, di non assumere incarichi pubblici di partito, nonostante mi siano state fatte anche offerte interessanti – aggiunge poi –. Ho fatto la scelta, che reputo coerente e giusta, di reinventarmi anche professionalmente".

Il macigno di questi ultimi dieci anni, dal racconto di Barbieri, pare tanto persistente quanto insostenibile. "Per fortuna – dice – ci sono stati tantissimi amici che mi sono sempre stati vicino ed aiutato a portare quel peso. Sono felice, oggi, anche per loro: sanno di aver ben riposto la loro fiducia nella mia onestà".

Barbieri si lascia quindi a un’ultima riflessione: "Non auguro al mio peggior nemico una traversata del deserto per dieci anni. Se da un lato è giusto e doveroso che la giustizia colpisca chi viola la legge, la prontezza nel non danneggiare chi l’ha rispettata dovrebbe avere altrettanta dedizione. Oggi, però, chiudiamo questa pagina e respiriamo aria nuova".