Nulla da dire sulla qualità estetica del progetto realizzato in centro storico a Rio Saliceto, con piste ciclopedonali a collegamento dei vari spazi del paese.
Ma questa soluzione sta provocando parecchi problemi ai commercianti con attività nel cuore di Rio Saliceto.
Un gruppo di operatori commerciali evidenzia al Carlino i problemi che stanno vivendo e che sembrano peggiorare ogni giorno di più.
"Come ampiamente previsto – affermano – le conseguenze da noi temute si stanno verificando in modo puntuale. soprattutto per le attività che vivono di un servizio veloce, un caffè o un pacchetto di sigarette, che stanno vedendo la clientela spostarsi in altri luoghi", dicono i commercianti, segnalando come la "scomparsa" di importanti posti auto vicino ai negozi stia provocando danni evidenti agli operatori economici.
Già alcuni anni fa si era iniziato a parlare di piste ciclopedonali in centro, togliendo ovviamente posti auto.
"Avevamo avuto rassicurazioni dall’amministrazione comunale – aggiungono – che non sarebbero stati intaccati strada e parcheggi. Invece la scorsa estate scopriamo che i lavori stanno per iniziare e che il progetto prevede il sacrificio di venti posti auto in via dei Martiri. Ci comunicavano il progetto in quanto avremmo dovuto pagare una quota per la nuova pavimentazione per l’area di competenza di fronte al negozio. In municipio abbiamo fatto notare le differenze sostanziali che esistono tra Rio Saliceto e i centri più grandi. Chi ha deciso di vivere qui lo ha fatto optando per una rete di servizi essenziale ma più comoda e veloce, che viene a mancare con la carenza di parcheggi".
Nessun commento negativo sulla bontà dell’intervento: "Quest’opera è sicuramente di grande impatto, adeguatamente rifinita, tanto da poterla pure definire bella. Ma sicuramente non è funzionale a un paese che per esigenze lavorative o familiari è costretto a spostarsi in auto".
"Siamo delusi da questa giunta che ci interpella per cose di poca importanza ma non si siede con noi (cittadini e commercianti) per parlare di un cambiamento radicale del paese".
Antonio Lecci