
Margini (ViviAmo): "Un traguardo raggiunto grazie a pressioni pubbliche, atti concreti e un impegno costante da parte di tutti"
"La salute non è né di destra né di sinistra: è un diritto universale". Lo afferma il consigliere Antonio Margini (Fd’I) della lista civica ViviAmo, rispondendo al presidente della Commissione sanità comunale Pecchini. Margini esprime inoltre rammarico per le polemiche nate a seguito della notizia della riattivazione il 3 giugno del servizio di partoanalgesia all’ospedale Franchini, auspicando un fronte compatto per mantenere e potenziare il Punto nascita. "Il fatto che la partoanalgesia venga riattivata solo ora, dopo anni di sospensione - sottolinea Margini - dimostra che non sono sufficienti parole o incontri istituzionali riservati: servono pressioni pubbliche, atti concreti e un impegno costante da parte di tutti, che noi abbiamo portato avanti con articoli e confronti. Questo traguardo va letto nell’ottica dell’esclusivo interesse dei cittadini". Il timore, tra alcuni cittadini, è che si tratti di una sperimentazione temporanea per verificare quante siano le richieste da parte delle partorienti. La riattivazione è "un passo fondamentale, ma non sufficiente. L’obiettivo è la continuità del servizio e l’aggiunta di ulteriori strumenti per rendere il punto nascita attrattivo e sicuro".
Servono "atti concreti, non solo parole o incontri riservati", dice il consigliere, ribadendo l’impegno per una sanità pubblica vicina al territorio e alle persone, e auspicando che l’intero arco politico condivida la battaglia senza divisioni. "Il nostro capogruppo Borghi - precisa Margini - ha riconosciuto il valore e l’impegno di tutte le figure sanitarie coinvolte, in particolare le dottoresse Gilioli e Viviani, sottolineando il ruolo svolto anche dalla politica locale". E conclude: "La riattivazione non è stata oggetto della Commissione Sanità del 25 febbraio… E i dati sui parti allora forniti erano quelli resi disponibili in quel momento dalla Regione. Perciò non vi è stato alcun errore".
f.c.