Bibbiano, Lucia Borgonzoni e lo show in Senato

La Lega interrompe la seduta più volte, fischi e applausi

Lucia Borgonzoni con la maglietta 'Parliamo di Bibbiano' (foto LaPresse)

Lucia Borgonzoni con la maglietta 'Parliamo di Bibbiano' (foto LaPresse)

Bibbiano (Reggio Emilia), 11 settembre 2019 - Bibbiano di nuovo usata come arma politica. Questa volta a sfoderare il solito slogan ‘Parlateci di Bibbiano’ è la senatrice leghista bolognese Lucia Borgonzoni (video), peraltro anche candidata al governo della nostra Regione. Ieri la pasionaria del Carroccio, sottosegretario alla Cultura del governo appena caduto, si è presentata a Palazzo Madama con addosso una maglietta bianca con scritto ‘Parliamo di Bibbiano’. La seduta a quel punto è stata immediatamente sospesa, come vuole il regolamento, dalla presidente del Senato Elisabetta Casellati. Lo stop è durato qualche minuto durante i quali i senatori leghisti si sono alzati e si sono andati a congratulare con Borgonzoni. Subito dopo la leghista, che sarà probabilmente la sola a sfidare Stefano Bonaccini alle prossime elezioni regionali (i grillini pare non abbiano un nome pronto a scendere in campo), si è rivolta al presidente Giuseppe Conte. «Forse – ha detto slacciandosi la giacca che copriva la scritta – il presidente non è che non sa cosa è Bibbiano, è che non ne vuole parlare. Non gliene importa nulla dei bambini e delle famiglie».

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Uno show fortemente contestato dalla nuova maggioranza e, invece, sostenuto da cori e applausi dall’emiciclo dove siedono i colleghi leghisti. Non ha tardato a rispondere il premier Conte: «Il governo non entra nel merito delle inchieste in corso – ha spiegato rivolgendosi alla ex alleata – Per quel che riguarda la competenza del governo una misura è stata già adottata: è stata istituita presso il ministero di giustizia una squadra speciale per la protezione dei minori». Una squadra istituita proprio di comune accordo con la Lega durante le ultime settimane di vita del governo giallo-verde.

«E’ urgente un monitoraggio della situazione vigente e un più efficace censimento degli affidi – ha continuato Conte – Dobbiamo creare una banca dati nazionale per gli affidi in modo da poter incrociare i dati e rilevare eventuali anomalie già dall’incrocio dei dati», ha aggiunto il premier. Che poi ha replicato in punta di fioretto alla senatrice leghista: «La protezione dei minori non ha colore politico e non può essere circoscritta territorialmente. E’ un problema che riguarda tutti».

«Da Salvini e dalla senatrice leghista Bergonzoni, candidata in pectore alle regionali, su ‘Angeli e Demoni’ solo ipocrisia. E’ la Lega che ha rischiato di fermare un lavoro serio su questo tema facendo cadere il governo Conte 1». Lo dichiarano infine in una nota i parlamentari emiliano romagnoli del Movimento 5 Stelle Maria Edera Spadoni, Stefania Ascari, Davide Zanichelli, Gabriele Lanzi, Maria Laura Mantovani, Michela Montevecchi, Alessandra Carbonaro, Marco Croatti, De Girolamo.

Regimenti e la proposta di risoluzione Ue in tema di affidi

“Servono nuove regole e uno standard europeo di riferimento in materia di affidi, per tutelare i minori in Europa, riconoscendo loro un maggiore diritto di difesa. Per questo ho proposto una risoluzione, pubblicata ieri, chiedendo alla Commissione competente di mettere in atto tutte le possibili misure di contrasto a ogni forma di speculazione sulle procedure di affido”. Lo ha detto l’eurodeputata della Lega Luisa Regimenti, che aggiunge: “E’ indispensabile il potenziamento degli uffici giudiziari dedicati ed è urgente limitare l’eccessiva discrezionalità degli operatori del settore. Occorre, inoltre, istituire seri controlli sulle procedure di affido dei minori attraverso figure professionali qualificate. La tutela dell’infanzia non deve avere confini ed è uno degli obiettivi dell’Unione Europea, che adesso dovrà intervenire e dare risposte concrete per garantire una crescita sana a tutti quei minori privi di un sano ambiente familiare”.