Bibbiano, minacce al Pd sotto scorta. Festa blindata

Il segretario del circolo: "Più guardie giurate dopo le intimidazioni". Il tribunale riabilita un padre: tolti i figli ai Servizi Sociali. Ok alla commissione d'inchiesta regionale

I carabinieri (foto Artioli)

I carabinieri (foto Artioli)

Bibbiano (Reggio Emilia), 27 lugli o2019 - La vicenda 'Angeli e Demoni' continua a far discutere. L’inchiesta che ha coinvolto i Servizi Sociali della Val D’enza per tutto il sistema degli affidi (decine di persone indagate, alcune sono ancora ai domiciliari) è creato anche un mezzo terremoto politico, con il Pd che è finito in qualche modo nel mirino. In alcuni casi la discussione è degenerata in attacchi personali ed anche minacce. Quindi è stato deciso di aumentare la sorveglianza. Fra i punti sensibili da sorvegliare, c’è anche la sede di Bibbiano del Pd, che verrà controllata unitamente al municipio di Bibbiano e alla sede di Barco dei Servizi Sociali. «Certamente non stiamo vivendo questi momenti in modo tranquillo – spiega il segretario locale del PD Stefano Marazzi- : Ora oltre alle offese e alle minaccie sui social network, arrivano anche le lettere anonime. Questa è più preoccupante, perché se uno si prende la «briga» di scrivere una lettera, affrancarla e spedirla, è proprio intenzionato a colpirti». 

Il segretario locale del Pd Stefano Marazzi

LEGGI ANCHEBibbiano, Claudio Foti non ha la laurea in psicologia

E in paese come è la situazione: ricevete anche offese e minacce personalmente dai vostri concittadini?  «Fortunatamente no, Diciamo che siamo presi di mira da fuori paese, forse perchè non ci conoscono e non conoscono bene come stanno le cose».  Cosa fate per la sicurezza?  «Abbiamo già fatto le segnalazioni a chi di dovere, ma la nostra preoccupazione è rivolta alla prossima apertura della nostra festa l’8 agosto».  Che provvedimenti avete preso? «Noi come sempre nelle nostra festa ci affidiamo a dei professionisti alle guardie giurate. Anche per vigilare sulle attrezzature. Ma quest’anno ovviamente la vigilanza sarà aumentata, ed inizierà diversi giorni prima delle festa e terminerà e terminerà alcuni giorni dopo la fine». 

false

LEGGI ANCHE Quattro bimbi restituiti alle famiglie naturali - Folla per Salvini a Bibbiano

Nulla è lasciato al caso segno di una preoccupazione vera palpabile.  «Anche perché non si spiega che un problema ed una vicenda che riguarda tutti i paesi della Val d’Enza, ricade solo su Bibbiano. Nessun funzionario nostro è coinvolto, Andrea Carletti è coinvolto come assessore dell’Unione e non come sindaco». 

Come sta vivendo il paese?  «Direi che pur con un clima sofferente, anche alimentato probabilmente da crrte campagne di stampa, non vedo segni di degenerazione». 

Cosa vorrebbe dire alla gente, cosa si auspica?.  «Vorrei, anzi auspico che Bibbiano non sia più considerato la bussola per questa vicenda. Mi auguro che Bibbiano torni ad essere il paese tranquillo e conosciuto per altre cose più piacevoli».

Il tribunale riabilita un padre: tolti i figli ai Servizi Sociali

va verso la riabilitazione la posizione di un padre, nei confronti del quale il tribunale per i Minorenni di Bologna ha ora revocato l’ordine di allontanamento dalla casa familiare. Allo stesso tempo, «venute meno le ragioni di pregiudizio», è revocato anche l’affidamento dei tre figli al Servizio sociale, così come la regolamentazione dei loro rapporti con il padre in forma protetta. Si trattava di minori inizialmente affidati al servizio sociale dell’Unione Val d’Enza. Poi recentemente, sempre su disposizione dei giudici, sono passati a un altro servizio limitrofo. I giudici hanno accolto le richieste dei difensori dei genitori, tenendo conto anche del fatto che la Procura ha chiesto l’archiviazione di un procedimento per presunti abusi sessuali dell’uomo ai danni di un quarto bimbo, figlio della moglie. Per gli altri tre i sono state revocate le misure prese in precedenza. Ora il nuovo servizio sociale dovrà monitorare la fase di rientro del padre.

Ok alla Commissione d'inchiesta regionale, Bonaccini: "Vogliamo la verità"

Il consiglio regionale dell'Emilia- Romagna, su proposta del presidente Stefano Bonaccini, ha istituito una commissione di inchiesta sul sistema di tutela dei minori in Emilia-Romagna. Il provvedimento è stato assunto dopo l'inchiesta 'Angeli e demonì sugli affidi illeciti in Val d'Enza. I lavori della commissione termineranno entro la fine della legislatura, previsto nei prossimi mesi. Hanno votato a favore dell'istituzione della commissione speciale d'inchiesta tutte le forze politiche, ad eccezione di Fratelli d'Italia che non ha partecipato al voto. Nei giorni scorsi anche il centrodestra aveva chiesto l'istituzione di una commissione d'inchiesta regionale.

"È la Regione Emilia- Romagna la prima che vuole verità e chiarezza sulla vicenda della Val d'Enza. L'istituzione della Commissione d'inchiesta rappresenta un'assunzione di responsabilità da parte della politica, segnale che io stesso avevo chiesto invitandola a non dividersi sui bambini". Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, commenta così il via libera all'istituzione di una commissione d'inchiesta regionale sul sistema degli affidi. Il lavoro dei consiglieri regionali nell'ambito della Commissione d'inchiesta "si affiancherà - spiega Bonaccini - ma su piani assolutamente diversi, a quello delle autorità inquirenti e a quello della Commissione tecnica che come Giunta regionale abbiamo istituito il 13 luglio scorso, composta da esperti di provata esperienza e competenza. Capire e ragionare sul funzionamento di sistemi e servizi pubblici è compito della politica. Facciamolo, però abbassiamo i toni, nel rispetto innanzi tutto del dolore di tante tersone, mantenendo allo stesso tempo alta la vigilanza e l'impegno affinché quanto prima sia fatta luce".