
Niente politica nelle parrocchie, per giunta se si mischia a spinose vicende giudiziarie ancora in corso. Lo chiede, con "un...
Niente politica nelle parrocchie, per giunta se si mischia a spinose vicende giudiziarie ancora in corso. Lo chiede, con "un accorato appello al vescovo Giacomo Morandi", lo storico esponente della destra reggiana Marco Eboli. In riferimento a una messa che, secondo il politico, verrebbe celebrata per impetrare l’intervento di alte sfere divine sul processo di primo grado per la vicenda degli affidi di Bibbiano.
Eboli scrive infatti di avere appreso "dalla lettura del bollettino della mia Unità pastorale (la Laudato Sii, ndr) che domani, alle 18.30, nella parrocchia del Sacro Cuore, è prevista una messa per il processo di Bibbiano. A mia memoria – aggiunge – non ho mai visto celebrare una messa per un processo giudiziario, ma nel caso specifico mi chiedo e chiedo al Vescovo, per chi sono chiamati a pregare i fedeli? Per le persone imputate nel processo ’Angeli e Demoni’ accusati di reati contro bambini, o per i giudici che li dovranno giudicare? Ma soprattutto perché la Chiesa si deve schierare quando è in corso un processo?".
Secondo Eboli poi "il parroco in questione, don Davide Poletti, non è nuovo ad iniziative che hanno suscitato molte perplessità e disappunto tra i fedeli sul tema. Il 19 novembre 2024 fu ospitata sempre nella parrocchia del Sacro Cuore, la presentazione del libro dell’avvocato Bauccio, che ha difeso lo psicoterapeuta Foti, con un titolo della locandina ("Le conseguenze di una narrazione tossica", ndr) che non lasciava dubbi sulla parte che si intendeva tutelare, ossia Foti stesso". Eboli si affida quindi al vescovo Morandi: "Le chiedo se non ritiene necessario invitare anche i sacerdoti ad evitare di organizzare o consentire eventi che dividono i fedeli. Sperando che il mio non sia un grido nel deserto".