Bibbiano (Reggio Emilia), “I 500 in fiaccolata? Sono dei frustrati”

l commento dell’assessore Matteo Curti fa imbufalire il web

L’assessore alla Cultura Matteo Curti

L’assessore alla Cultura Matteo Curti

Bibbiano (Reggio Emilia), 23 luglio 2019 - L’assessore risponde su Facebook piccato a un cittadino, e scoppia la polemica. Protagonista dello spiacevole episodio l’assessore alla Cultura Matteo Curti, che sotto un post del comune di Bibbiano aveva lasciato un commento, che lui stesso ha definito poco chiaro e poco istituzionale, che ha sollevato nuove polemiche sugli amministratori locale del paese al centro della bufera. “Bisogna che in qualche modo sfoghino la frustrazione… ieri sera (riferimento alla fiaccolata; ndr) erano sì e no 500 persone. Ho visto funerali a Bibbiano molto più partecipati. Tutti da fuori regione o provincia”.

Questo commento ha sollevato molte polemiche e lo screenshot è stato diffuso via social. C’è poi chi ha chiesto le dimissione dell’assessore. Ma il diretto interessato chiarisce che quelle parole non erano rivolte a chi aveva organizzato la fiaccolata. Era un commento estrapolato da una discussione in risposta ad un commento offensivo rivolto alla comunità bibbianese.

“Sì certo, il mio commento non era molto chiaro e me ne scuso – spiega Curti – non volevo offendere chi ha partecipato alla fiaccolata o a chi l’ha organizzata, a loro va tutto il mio rispetto e rispetto chi sta soffrendo. Il mio è stato solo uno sfogo di getto nei confronti di una persona che aveva insultato tutta la comunità bibbinese con anche parole forti. Sì, sono sbottato anche perché da giorni tutti noi amministratori e impiegati del comune stiamo ricevendo anche minacce di morte. Mi dispiace per questa polemica che è stata strumentalizzata. Se qualcuno della manifestazione si è sentito offeso non ho nessun problema a chiedere scusa. Non ce l’ho fatta a tacere leggendo quel commento, anche se come amministratori ci siamo dati una linea di comportamento, quello di non rispondere ai commenti sui social”. Ora il commento è sparito, unitamente a quello del cittadino che aveva iniziato la discussione, ma la tensione rimane palpabile.