Bibbiano ultime notizie, Bonafede sul caso affidi: "Già istituita la squadra speciale"

Il ministro della Giustizia a Cavriago: "Avviare monitoraggio a livello nazionale"

Il ministro Bonafede durante l'incontro con le associazioni di genitori (Foto Artioli)

Il ministro Bonafede durante l'incontro con le associazioni di genitori (Foto Artioli)

Cavriago, 8 agosto 2019 - Monitorare tutta la situazione degli affidi dei bambini a livello nazionale. È con questo intento che è stata istituita una squadra speciale ad hoc. A spiegarlo è il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che questa mattina è in visita a Cavriago, per incontrare cittadini e sindaci della val d'Enza, dopo l'inchiesta sui minori tolti alle famiglie dai servizi sociali con presunte modalità illecite.

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"La squadra speciale che e' stata istituita dal ministero della Giustizia ha il compito semplicemente di avviare un monitoraggio di tutta la situazione degli affidi dei bambini a livello nazionale", ha spiegato il ministro che poi ha proseguito: "Il punto è che tutto il percorso quando un bambino viene dato in affido è spezzettato tra competenze locali e nazionali ed è spezzettato anche tra le varie competenze del giurista, dello psicologo, dell'operatore del sociale".

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Questo, secondo Bonafede, "ha impedito fino a ora di avere un continuo controllo su tutto il percorso a 360 gradi ed è per questo che ho ritenuto fosse giusto e doveroso avviare il lavoro di questa squadra speciale". Il ministro ribadisce quindi: "Io sono qui per ascoltare i sindaci, le associazioni, le famiglie. Lo Stato deve essere vicino ai territori quando ci sono fatti che li stravolgono come è accaduto in questa zona". Il senso della presenza del governo, insomma, è quello "di una voglia di collaborare per migliorare le cose concrete. Quello che deve portare avanti un ministro e io ce la sto mettendo tutta", conclude Bonafede.

Rivolgendosi a un gruppo di famiglie e associazioni di genitori coinvolti nell'inchiesta Angeli e Demoni, inoltre, Bonafede ha sottolineato: "Lo Stato sta veramente lavorando per evitare che ci siano altri bambini strappati alle famiglie e poi, tra l'altro, non seguiti nel percorso di affido". "A loro ho detto e continuo a ribadire - commenta il ministro - che i bambini rappresentano ciò che di più prezioso esiste in uno Stato".