
L’uomo, al suo primo giorno di lavoro, assunto da un’agenzia interinale in una scuola di Scandiano. Nel 2008 venne arrestato, una segnalazione di una cittadina ha messo in guardia gli uffici comunali.
Allontanato dall’asilo in cui lavorava in virtù dei suoi presunti precedenti per detenzione di materiale pedopornografico. È successo ieri in un nido d’infanzia comunale di Scandiano. L’uomo venne arrestato nel 2008 e condannato in primo grado a 2 anni e 9 mesi con interdizione perpetua dai pubblici uffici. Non vi sono però al momento certezze se la pena sia divenuta definitiva o se sia caduta in prescrizione (quest’ultima gli permetterebbe di lavorare).
I fatti. Secondo quanto riferito dal Comune "la persona coinvolta si era presentata lunedì 31 marzo negli uffici comunali, proponendosi come disponibile per incarichi lavorativi ausiliari che comprendono pulizie, riordino e servizio cucina – si legge in una nota diramata ieri dal municipio – Non essendo l’amministrazione a selezionare gli ausiliari, è stata indirizzata verso l’agenzia interinale ‘Tempi Moderni’ con cui abbiamo un contratto d’appalto per la somministrazione di lavoro. Questa persona è stata assunta poi per la durata di un solo giorno dall’agenzia, come previsto da capitolato".
Ieri il suo primo giorno di lavoro nell’asilo nido. "Alle 8,15 – continua la ricostruzione – ha cominciato. Fino alle 9 è stato affiancato da un’educatrice, sempre presente durante le interazioni con i bambini. Poi è giunta una segnalazione informale da una cittadina (riguardo ai presunti precedenti mai citati nella nota del Comune, ndr) che ha portato il personale educativo ad agire immediatamente con la massima cautela. Di conseguenza, è stato immediatamente allontanato dalle attività coi minori e isolato in un’area separata e non accessibile ai bambini. Infine l’ufficio scolastico lo ha convocato e alle 10,30 è stato formalmente rimosso dal servizio. L’uomo ha poi lasciato la struttura, rifiutando un incontro chiarificatore con l’istituto". L’episodio ha destato allarme. "Nel bando per l’assunzione del personale ausiliario – prosegue il Comune – è specificato che spetta esclusivamente all’agenzia effettuare tutte le verifiche preventive previste dalla normativa vigente prima dell’assunzione, tra cui il controllo del casellario giudiziale, per garantire l’idoneità al servizio e il rispetto delle norme a tutela dei minori". L’amministrazione ha chiesto chiarimenti all’agenzia "in merito al mancato controllo e alla mancata segnalazione di eventuali precedenti giudiziari".
La società Tempi Moderni, contattata per una dichiarazione, ha fatto sapere di non voler rilasciare commenti in attesa degli accertamenti interni. "Sin dal primo momento gli uffici mi hanno informato della segnalazione e ho coordinato gli interventi necessari – chiosa il sindaco di Scandiano, Matteo Nasciuti – Nessun bambino è mai stato esposto a situazioni di reale pericolo, grazie alla prontezza della cittadina che ha riconosciuto l’uomo e alla tempestiva reazione del personale educativo e degli uffici comunali. A questa nostra concittadina va tutta la nostra gratitudine. Da padre, comprendo la gravità dell’episodio. Pretenderò che venga fatta piena luce sulla vicenda e che chi era tenuto a effettuare i controlli ne risponda. La sicurezza dei bambini scandianesi è una priorità assoluta e sarà tutelata con ogni mezzo".
Ma dall’opposizione arrivano già i primi attacchi. "Malgradato la rapida spiegazione del sindaco – tuona Davide Beltrami – da ex consigliere comunale e cittadino non posso che esprimere il mio stupore e la mia preoccupazione. Purtroppo i tanti tagli subiti negli ultimi decenni al welfare hanno ridotto la gestione pubblica nel sistema educativo, dovendo far ricorso sempre più frequente ad interventi esterni, come le agenzie interinali, complicandone il controllo di garanzia, favorendo simili situazioni. Auspico che il Comune sia più incisivo affinchè i nostri bambini possano essere affidati a mani sicure".
Elia Biavardi Daniele Petrone