Bignami: "Presenteremo un esposto in Procura" Gasparri: "Esaltare certi crimini a Reggio è più grave"

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"Presenteremo un esposto in Procura oltre ad un’interrogazione parlamentare affinché il Ministero intervenga sulla questione". Ad annunciarlo è il deputato di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami che non intende fare sconti sulla vicenda della band ‘P38’ d’ispirazione brigatista. Il partito della Fiamma è il più battagliero a riguardo con una pioggia di commenti e azioni intraprese da parte dei suoi esponenti. A partire dal capogruppo in Regione, Marco Lisei che invece depositerà "un’interrogazione rivolta alla giunta Bonaccini chiedendo chiarezza", riguardo soprattutto al fatto che "i circoli Arci hanno numerose collaborazioni istituzionali con gli enti locali e in molti casi beneficiano anche di contributi e patrocini. Inoltre riteniamo sorprendente che il Comune di Reggio e la Regione non abbiano ancora provveduto a rimuovere le pubblicità di questa Arci da siti come ‘Reggioemiliawelcome" che godono del patrocinio istituzionale. Ci aspettiamo anche la ferma condanna e presa di distanza da parte di Arci nazionale".

Un invito rafforzato anche a livello locale da Marco Eboli, portavoce cittadino per il partito della Meloni: "Il presidente Marco Vicini, già esponente di spicco dei giovani della sinistra, rappresentante di istituto del liceo intitolato ad Aldo Moro, di cui le Br furono protagoniste del rapimento e dell’uccisione, minimizza anziché indignarsi. Si vergogni! Il sindaco Vecchi revochi ogni eventuale sponsorizzazione e tolga immediatamente il circolo Arci dal sito turistico della città". Un ulteriore aspetto viene toccato dal parlamentare, sempre di Fd’I, Gianluca Vinci: "In commissione giustizia alla Camera è pendente una proposta di legge del Pd che chiede la repressione della propaganda fondata sull’esaltazione dei metodi eversivi dell’ordinamento democratico propri dell’ideologia nazifascista. Chiederò che la norma sia ampliata ricomprendendovi l’ideologia comunista e i gruppi terroristici di ideologia comunista, affinché la normativa abbia un’utilità attuale e non solo museale".

Mentre il senatore Enrico Aimi nonché coordinatore regionale di Forza Italia invita "il direttivo Arci a rassegnare le dimissioni e a chiedere scusa pubblicamente ai cittadini di Reggio Emilia e a tutti gli italiani".

A fargli eco il collega di partito col quale condivide i banchi a Palazzo Madama, Maurizio Gasparri, il quale ricorda come "proprio a Reggio Emilia mossero i primi passi le Br, esaltarne i crimini in questa stessa città è un atto ancora più turpe e più grave". Sulla stessa scia anche Matteo Melato, capogruppo Lega in Consiglio Comunale: "L’Arci provinciale prenda provvedimenti verso chi ha deciso di ospitare questo gruppo. Inneggiare alle Br è inaccettabile. Soprattutto nella nostra città".

Daniele Petrone