FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Bonifica, mai così tanti elettori alle urne. La polarizzazione ha creato interesse. Vittoria bulgara della lista di Catellani (Cia)

Sarà lui il nuovo presidente dell’ente che ha vissuto una contesa senza precedenti tra due gruppi che riunivano colossi economici. La squadra guidata dall’uscente Bonvicini (Confagricoltura, Unindustria, Confcooperative e associazioni pro-diga) non supera il 44%.

Bonifica, mai così tanti elettori alle urne. La polarizzazione ha creato interesse. Vittoria bulgara della lista di Catellani (Cia)

Bonifica, mai così tanti elettori alle urne. La polarizzazione ha creato interesse. Vittoria bulgara della lista di Catellani (Cia)

Vittoria senza sconti della lista 1 "La Bonifica del fare" alle elezioni per il rinnovo del consiglio di amministrazione del Consorzio dell’Emilia Centrale 2025-’28. La cordata che unisce Cia-Agricoltori Italiani, Coldiretti e Lapam Confartigianato (sia reggiane che modenesi), Legacoop Emilia Ovest e Legacoop Estense ha raccolto la maggioranza in tutte le sezioni: il 71,15% nella sezione 1 (4.505 voti); il 67,66% nella seconda (3.471 preferenze), il 70,40% nella terza (1.270 voti) e il 55,70% (210 voti) nella 4.

L’insediamento del nuovo cda dovrebbe avvenire entro l’anno: Lorenzo Catellani, presidente di Cia Reggio, è il nuovo presidente in pectore. Battuto lo sfidante Marcello Bonvicini, presidente uscente e ricandidato, alla guida della lista 2 "Diga e acqua per il territorio", sostenuta da Confagricoltura, Unindustria, Confcooperative e associazioni pro-diga di Vetto: il miglior risultato l’ha raccolto nella sezione 4, con il 44%. Grazie alla forte polarizzazione dello scontro è stata l’elezione più partecipata di sempre: hanno votato 9.252 consorziati (hanno espresso 13.934 voti scrutinati). Ma in termini percentuali si è trattato del 5,06% del totale degli ammessi al voto: i cittadini non ancora percepiscono l’ente come fondamentale per il futuro del territorio, del benessere e della sicurezza idrogeologica.

Non si sa se l’all-in programmatico sulla diga di Vetto con capienza 100 milioni di metri cubi di acqua, lasciando in secondo piano gli altri temi, abbia o meno penalizzato la lista di Bonvicini. Alcuni sostengono che non hanno giovato i due unici comunicati targati politicamente di tutta la campagna elettorale: erano firma Fratelli d’Italia, che si è apertamente schierata con la lista 2, facendole probabilmente perdere voti in Val d’Enza, area storicamente di centrosinistra. L’appello al voto per la Lista 1 era arrivato anche dal Pd, in ogni caso.

La lista 1 commenta: "Un successo che dimostra il radicamento e l’approfondita conoscenza capillare del territorio e del mondo agricolo, oltre che dei suoi bisogni e delle sue necessità". Viene poi sottolineato come abbia vinto una "visione condivisa di prospettive utili a tutte le attività produttive e a tutta la cittadinanza. Ora saremo chiamati ad adottare le migliori e più efficienti scelte strategiche e strutturali di indirizzo per il futuro del Consorzio soprattutto alla luce delle criticità causate dal cambiamento climatico".

Catellani dal canto suo esprime "viva soddisfazione per la risposta che l’elettorato e i nostri associati" e ringrazia "la struttura della Bonifica per aver garantito il corretto svolgimento di tutte le operazioni elettorali". Aggiunge Marco Allaria Olivieri, delegato confederale Coldiretti Reggio: "Siamo già pronti ad iniziare a lavorare concretamente per avviare insieme il nostro programma che vede prioritario l’avvio delle procedure per la realizzazione della diga sull’Enza e attenzione alle necessità irrigue dell’agricoltura".