Bosco urbano a rischio: "La giunta dia un segnale"

Europa Verde, per voce di Cangiari e Bertani, sollecita l’amministrazione "Chieda alla catena commerciale di rivedere i propri piani all’Ospizio".

Bosco urbano a rischio: "La giunta dia un segnale"

Duilio Cangiari

Duilio Cangiari e Loredana Bertani – co portavoce di Europa Verde, formazione che in giunta è rappresentata dall’assessora Bonvicini – intervengono sulla questione del Bosco urbano dell’Ospizio, area verde che dovrebbe lasciare il posto a un centro commerciale, per chiedere "con forza alla nuova Amministrazione di dare un chiaro segnale politico, richiedendo alla committenza una revisione della propria iniziativa dalla quale la stessa catena commerciale trarrebbe indubbi vantaggi, tra i quali quello di migliorare la percezione della propria immagine pubblica, in parte compromessa, in quanto associata a precedenti interventi edilizi fortemente criticati".

Cangiari e Bertani ricordano che si parla di un’area "in parte già compromessa su cui era presente il vecchio “ricovero” di Ospizio, abbattuto circa 20 anni fa. L’intervento tuttavia, seppur ridimensionato nel tempo (fino al 2014 prevedeva la realizzazione di 11.000 mq di superficie commerciale, ora ridotta a 3.500 mq), non si limita a riprendere il sedime dei fabbricati preesistenti, ma prevede di realizzare oltre ad un supermercato anche un polo socio-sanitario e una nuova biblioteca a servizio del quadrante Est della città. La scorsa amministrazione ha provato, attraverso il nuovo Piano Urbanistico Generale, ad eliminare questa ed altre previsioni urbanistiche dalle medesime caratteristiche nell’iter di approvazione, perdendo però al Tar e successivamente impugnando la sentenza con un ricorso al Consiglio di Stato, di cui ancora non si conosce l’esito".

E ora? "Il progetto in questione, che ricordiamo prevede l’abbattimento di ben 150 alberi e un impianto architettonico ormai obsoleto (pensiamo alla spianata di parcheggi a raso davanti all’area commerciale), riteniamo non tenga conto delle nuove prospettive che le città europee più avanzate stanno cercando di attuare per ridurre le isole di calore e rendere maggiormente gradevoli e vivibili le aree più congestionate e urbanizzate".

Nel merito: "Se è vero che sia la Biblioteca Ospizio che il Polo Sociale verrebbero ceduti gratuitamente al Comune, la stessa cosa non si può dire per la realizzazione della nuova Casa della Salute, che verrà costruita dal privato ma presa in affitto dall’Ausl con evidenti costi non ancora quantificati per il pubblico. Ci chiediamo quindi se non sia il caso di individuare uno spazio già di proprietà pubblica nella vicina area del S. Lazzaro. Bene ha fatto l’Assessora Bonvicini a sottolineare come l’amministrazione debba svolgere un ruolo attivo tra le diverse istanze, ma pensiamo che sia ora più che mai cruciale comprendere anche dall’assessore all’urbanistica e dal Sindaco, cosa pensano di fare e quali iniziative intendono prendere".