Reggio Emilia, calci e pugni alla moglie incinta. Trentenne denunciato

E' accaduto la mattina di Natale, da lì è partita la segnalazione ai carabinieri. Donna e figli in una struttura protetta

Crescono le violenze contro le donne

Crescono le violenze contro le donne

Cadelbosco Sopra (Reggio Emilia), 11 gennaio 2020 – Era stato un Natale da incubo per una donna, oltretutto al sesto mese di gravidanza, colpita con calci e pugni dopo una lite per futili motivi col marito. L’uomo era poi uscito di casa con i figli minori, mentre la donna veniva soccorsa da una vicina, per essere portata in ospedale per le medicazioni al volto tumefatto. Proprio dal pronto soccorso era partita la segnalazione ai carabinieri di Cadelbosco Sopra, competenti per territorio, per rintracciare l’uomo, recuperando pure i figli affidati alla madre e poi trasferiti in una struttura protetta insieme alla donna. Le indagini hanno appurato che l’uomo già in passato si era lasciato andare a condotte minacciose tra le pareti domestiche.

Come è invece avvenuto a Natale. L’uomo, un operaio trentenne residente nella Bassa Reggiana, è stato denunciato alla magistratura, mentre la moglie, di 25 anni, è stata collocata in una struttura protetta con i figli. Più volte, negli ultimi sei anni, la donna ha cercato di lasciare l’uomo. E per un certo periodo c’era anche riuscita, convinta poi a ripensarci dall’impegno del marito e dalle sue promesse di cambiare il suo atteggiamento. Promesse andate a vuoto la mattina di Natale, quando nell’abitazione della coppia e dei due figli minori è scoppiata la violenza.