"Boukssid agì per gelosia patologica"

Il dottor Rivellini: "L’omicidio fu lo scarico di tensioni intollerabili"

"Boukssid non aveva deficit cognitivi e alcune sue funzioni nella quotidianità erano integre, ma la vicenda è connotata da un elemento patologico". Questo quanto sostenuto dal dottor Riatti, consulente nominato dal pm. Secondo il dottor Rivellini (nominato dal tribunale): "Il suo mondo interno girava intorno a quella relazione. Ha ucciso per gelosia rabbiosa, ma la relazione amorosa con la vittima esisteva nella sua testa: è il nucleo deliroide. L’omicidio è stato lo scarico di una tensione non più tollerabile. E’ un omicidio passionale, che va distinto dai femminicidi dove l’uomo uccide la compagna pensando di non poter vivere senza di lei, ma in cui non c’è vizio di mente"