Bucchi: "Moltissimi elementi anche a favore dell’indagato"

La difesa di Marco Eletti, il 33enne indagato per omicidio del padre, tentato omicidio della madre - con le aggravanti della premeditazione, dei futili motivi e del legame di parentela - sta vagliando il materiali depositato nel fascicolo del pm Piera Giannusa, titolare dell’inchiesta seguita con la supervisione del procuratore reggente Isabella Chiesi. "Non ho nulla da dire sugli atti e sui documenti che costituiscono il materiale d’indagine - afferma l’avvocato Domenico Noris Bucchi, che lo tutela insieme all’avvocato Luigi Scarcella - se non che stiamo lavorando su diversi elementi che possono risultare favorevoli al nostro assistito. Elementi che potrebbero, in ipotesi, portare a conclusioni alternative rispetto a quelle che appaiono a prima vista". Su quali siano questi aspetti, al momento Bucchi preferisce non soffermarsi. La Procura aveva invece parlato di "contraddizioni" emerse tra le dichiarazioni di Eletti, le testimonianze degli operatori e l’esito dei rilievi dei carabinieri nella casa di San Martino. Intanto dalla ricostruzione investigativa, emerge che sabato scorso il 33enne, prima di andare a casa dei genitori, si è fermato alla pasticceria ‘Incerti’, in via Tamburini, per comprare un vassoio di dolci per il pranzo. Anche i titolari dell’attività sono stati sentiti: "Abbiamo dato la nostra piena collaborazione alle forze dell’ordine - afferma Maria Chiara Incerti - dicendo loro ciò che dovevamo dire. Crediamo che di fronte a questa tragedia sia necessario tenere un atteggiamento di rispetto". Eletti ha raccontato di aver portato ai genitori anche due bignè fatti dalla fidanzata e una bottiglia di liquore bergnolino da mezzo litro. Al pranzo sarebbe poi seguita la discussione sulla vendita della casa, ritenuta uno dei possibili moventi. Sul liquore, la Procura rileva una contraddizione: durante l’interrogatorio ha detto di averlo bevuto, ma non ha sostenuto lo stesso al telefono con il 118.

al.cod.