
Da sinistra: Maria Antonietta Augenti, Sara Beltrami e Karin Silvi
Un ordine del giorno della discordia, quello discusso in consiglio comunale lunedì, tanto da essere la famosa ’goccia’ per tre membri del direttivo di Coalizione Civica, che ieri hanno comunicato le loro dimissioni. Una scelta "di coerenza e di responsabilità" dichiarano Karin Silvi, Maria Antonietta Augenti e Sara Beltrami; una rottura che parrebbe non escludere un certo feeling con la maggioranza targata Pd. La scintilla è partita da Fratelli d’Italia, che ha chiesto lo stop ai finanziamenti al progetto Supercultura (40mila euro totali, ndr) e chiarimenti, in particolare, su un incontro tenutosi al Gattaglio sabato scorso dal titolo ’Infanzie e adolescenze trans’. Un evento che per i meloniani promuove "una visione ideologica controversa e divisiva in contrasto con le priorità dei cittadini". Il consiglio comunale ha respinto l’ordine del giorno con 16 voti contrari e 8 favorevoli. Tra questi ultimi figura, oltre a tutto il centrodestra, anche il consigliere di Coalizione Civica Fabrizio Aguzzoli.
"Non per l’argomento in sé – motiva l’ex candidato sindaco – ma perché ritengo eccessivo un finanziamento di 40mila euro". Fondi regionali che potevano essere "distribuiti in maniera più equilibrata – spiega Aguzzoli – quando invece sono stati indirizzati tutti in un’unica direzione non condivisa". Le dimissioni di Silvi, Augenti e Beltrami "paiono irrevocabili – prosegue –. Abbiamo comunque proposto un incontro di chiarificazione, non sappiamo se ci sarà o meno. Da parte nostra rimane apertura al confronto". Assente al momento del voto era Dario De Lucia: "Sono intervenuto nel corso della seduta per dire che, a mio avviso, quello stanziamento di risorse è adeguato" spiega il consigliere di Coalizione Civica.
Le dimissioni sono arrivate come "un fulmine a ciel sereno". "Umanamente mi dispiace – aggiunge – sono tutte e tre persone di valore e mi auguro che in futuro ci siano altre battaglie da combattere insieme". "Sempre più spesso ci siamo trovate a conoscere e discutere posizioni politiche già assunte, senza un reale coinvolgimento del direttivo o un confronto politico condiviso" dichiarano Silvi, Augenti e Beltrami in una nota. La loro scelta "è frutto di un percorso di riflessione maturato nel tempo", con l’accrescersi di differenze che "non riguardano esclusivamente l’episodio discusso in aula" lunedì scorso.
A fare rumore è stato anche il silenzio dell’assessore a Giovani e Cultura di Reggio, Marco Mietto, nel momento della discussione in consiglio: "Si chiede se l’assessore competente vuole intervenire. Mietto tace" è una delle osservazioni condivise sui social da Alberto Nicolini, ex presidente di Arcigay Reggio e attuale coordinatore della Casa Pier Vittorio Tondelli che accoglie persone vittime di violenza e omofobia. "Seguiamo tanti giovani che hanno bisogno di formazione e informazione – chiarisce –. Il centrodestra ha preso di mira, guarda caso, solo quell’incontro mascherandola come una questione economica, e Aguzzoli li ha seguiti". Soprattutto però, "il fatto che la giunta non abbia nulla da dire fa davvero riflettere".
È netta anche la replica dell’associazione Neon, che ha organizzato l’appuntamento al Gattaglio, nei confronti del centrodestra: l’incontro si è dimostrato "utile per la comunità educante e le famiglie tutte", senza promuovere "nessuna ideologia, ma nuove possibilità per uscire da stereotipi e pregiudizi".