Bullismo e violenza in classe. Picchiata e offesa, denunciati due minorenni reggiani

Rubiera, dall’inizio dell’anno una studentessa veniva presa di mira. Quando si è presentata a casa con un occhio nero ha parlato coi genitori

Bullismo a scuola, presa a calci e pugni

Bullismo a scuola, presa a calci e pugni

Reggio Emilia, 7 giugno 2023 – Dall’inizio dell’anno scolastico, ha subito aggressioni verbali e fisiche con calci e pugni ricevuti da due compagni di classe che non si sono fermati neanche dopo svariate note sul registro di classe e sospensioni dall’attività scolastica. Una storia tremenda di violenza e bullismo nella sua forma più aggressiva. L’ennesimo caso di devianza giovanile è successo a Rubiera dove la vittima, una studentessa adolescente, dopo l’ultimo episodio – il più grave – che l’ha vista riportare tumefazioni in seguito alle botte subite, ha deciso di raccontare tutto ai suoi genitori, i quali si sono recati dai carabinieri denunciando i fatti. Per questi motivi, con l’accusa di lesioni personali e molestie in concorso, i carabinieri della stazione rubierese hanno denunciato i due minorenni reggiani alla Procura dei minori di Bologna.

È iniziato tutto a settembre dello scorso anno, con il ritorno sui banchi: la giovane vittima è stata presa di mira da due compagni di classe che, praticamente ogni giorno e senza alcuna particolare motivazione, si accanivano su di lei con "atteggiamenti violenti sia verbali, in cui la ragazza veniva apostrofata con vari epiteti ingiuriosi, sia fisici in cui la vittima era solita patire calci sulle gambe e pugni sulle braccia", scrivono i carabinieri tramite una nota stampa diffusa ieri.

L’ultimo episodio, il più grave, risale ad aprile: durante le ultime ore di lezione sarebbe stata spintonata più volte dai due compagni di classe peraltro prontamente ripresi dall’insegnante. Ma non finisce qui. Fuori dalla scuola, l’avrebbero più volte aspettata per offenderla e prenderla a calci. Poi in autobus, tornando a casa, uno dei due che l’ha colpita con il cellulare all’altezza dell’occhio destro. Arrivata a casa, con il volto tumefatto, è stata portata immediatamente dai genitori al pronto soccorso del Santa Maria Nuova dove alla ragazza è stato diagnosticato un trauma contusivo all’occhio.

Nella stessa giornata è partita la denuncia in caserma. I militari dell’Arma si sono attivati immediatamente per porre fine all’incubo. Gli inquirenti hanno raccolto anche varie testimonianze in ambito scolastico – tra coetanei e insegnanti – per poi ricostruire le aggressioni che stando alle prime ricostruzioni sarebbero state dettate per futili motivi, forse per stupido divertimento. Una volta messi insieme elementi probatori, i due minori sono stati denunciati in stato di libertà. E per la ragazza finalmente l’incubo è finito.