C’è un Mario Draghi anche per gli avvocati

Giovanni Berti Arnoaldi Veli: "Voglio che si arrivi alle elezioni nel modo più disteso possibile". Al voto entro il 3 giugno

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di Alessandra Codeluppi

Per una coincidenza coi destini della politica nazionale, anche a Reggio è tempo di ‘governo tecnico’, almeno per l’Ordine degli avvocati. Il ‘Mario Draghi’ delle toghe di casa si chiama Giovanni Berti Arnoaldi Veli: legale civilista, fino a due anni fa presidente dell’Ordine di Bologna, è il commissario scelto dal ministro Bonafede - su designazione del consiglio nazionale forense - per guidare l’organismo a nuove elezioni. A fine anno il consiglio dell’Ordine è infatti decaduto dopo le dimissioni di oltre la metà dei suoi componenti, per i contrasti con l’ex presidente Celestina Tinelli su questioni organizzative, poi esplosi per la addotta mancata comunicazione della sua audizione al Csm sul caso del procuratore Mescolini.

Avvocato, cosa intende fare?

"Come ho scritto ai colleghi, voglio assicurare tutto il mio impegno per garantire all’Ordine forense reggiano il più veloce ripristino della propria rappresentanza istituzionale elettiva, certamente entro 120 giorni (3 giugno) nonostante il Covid. L’emergenza sanitaria rende difficile il voto che, in base alla legge, per ora non può svolgersi in via telematica: ci organizzeremo scaglionando gli accessi".

Sui problemi organizzativi lamentati da alcuni avvocati, che idea si è fatto?

"Inizierò le verifiche dalla prossima settimana. Non intendo entrare nel merito delle polemiche, ma ho un proposito".

Quale?

"Mettere la serenità al centro del mio operato, garantire a tutti gli avvocati di affrontare la prossima tornata elettorale nel modo più disteso".

A Reggio ci sono state tensioni che hanno avuto un effetto distruttivo.

"Si è creata una situazione statisticamente anomala: nel distretto della nostra regione è la prima volta che si verifica una situazione simile. Però l’avvocatura emiliano-romagnola (lui è vicepresidente, ndr) vuole farsene carico con spirito di solidarietà, perché si esca dallo stallo e si restituisca l’Ordine reggiano alla normalità nel più breve tempo possibile e si possa tornare a una situazione consona a una città di grandi tradizioni com’è Reggio".