Cairepro, una sfida lunga 75 anni

Un convegno per festeggiare la storia vincente di un modello che ha unito cooperativa e lavoro individuale

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di Mariagiuseppina Bo

"Eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo", canta Gino Paoli. Come il nucleo fondatore di Cairepro, Ccooperativa architetti e ingegneri che compie 75 anni, fondata a Reggio il 28 novembre 1947. Quel gruppo di studenti si trovava proprio in un bar a progettare il futuro, tra il Politecnico di Milano e la Casa dello Studente. Cairepro, storica cooperativa di laureati, festeggia il suo compleanno con un convegno oggi alle 17 nell’auditorium Credem (via Emilia S.Pietro 6). Interverranno Stefano Bonaccini (presidente Regione), Luca Vecchi (sindaco Reggio), Giorgio Zanni (presidente Provincia), Mauro Lusetti (presidente nazionale Legacoop), Giacomo Bassmaji (Art director Cairepro), Alessandro Ligabue (Credem). Interventi di Paolo Genta (già presidente Cairepro); Cesare Maria Casati (direttore l’Arca international), Prisca Cantarelli (direttrice produzione Cairepro), Roberta Anceschi (presidente Unindustria Reggio).

I fondatori di Cairepro sono stati Antonio Pastorini, Osvaldo Piacentini, Aldo Ligabue, Eugenio Salvarani, Athos Porta, Silvano Gasparini, Franco Valli, Ennio Barbieri, Antonio Rossi, a cui si sono aggiunti, nel 1961, Ermanno Grasselli e Paolo Voltolini. Ilo loro gruppo di lavoro nasce sull’idea rivoluzionaria di armonizzare due modelli: quello cooperativo del lavoro manuale e quello individuale delle discipline intellettuali, integrate poi al progresso tecnologico Bim (Building Information Modeling), l’informatica e la digitalizzazione.

Cairepro diventa presto un punto di riferimento. A Reggio elaborano i progetti della Coop1, prima cooperativa di consumo della città, la sede della Camera di Commercio in piazza della Vittoria, il polo scolastico di via Makallè, il Grattacielo. Poi sedi di enti e società a Bologna, a Roma, innovativi interventi di riqualificazione urbana, piani regolatori per comuni e province, costruzione di ospedali e strutture alberghiere in Kenya e Somalia, l’affermazione in importanti concorsi internazionali di architettura in Turchia, a Tenerife, Algeria e Marocco.

"Abbiamo l’obbligo di attingere ai nostri valori, alla tradizione, e di essere sempre al passo con i tempi, rinnovandoci continuamente - dice il presidente Nello Tafuro -. Siamo una start up permanente. L’obiettivo è l’internazionalizzazione aprendo nuovi mercati in Africa, forniamo supporto alle popolazioni del luogo. Siamo presenti in Senegal, Gambia, apriremo sbocchi in Costa d’Avorio, Ghana e Mauritania".