Calano le imprese giovanili Bene informatica e logistica

Il Covid a Reggio miete vittime anche tra le imprese guidate da giovani under 35, che nel 2020 sono risultate in calo del 4,2% rispetto all’anno precedente, per un totale di 4.411 unità.

E’ quanto emerge da un’analisi della Camera di commercio, che rileva tuttavia come la flessione fosse già in atto da una decina d’anni, con un calo di tre punti percentuali - dall’11,3 all’8,2% - dal 2011. L’anno scorso hanno chiuso i battenti in particolare le aziende di quei settori che hanno risentito maggiormente degli effetti dell’emergenza sanitaria, come commercio, manifatturiero e filiera turistica (soprattutto alloggio e ristorazione) e che spesso sono quelli a maggior presenza giovanile. In dettaglio sono 53 in meno le imprese a trazione giovanile del commercio che passano, in un anno, da 957 a 904.

Mentre diminuiscono del 2,8% le attivita’ dei servizi della filiera turistica che, a fine 2020, scendono a 423 imprese. In sofferenza anche il comparto edile, tanto che le imprese di costruzioni gestite da giovani, che rappresentano il 26% delle aziende giovanili reggiane, sono scese da 1.259 a 1.149.

Qualche nota positiva viene invece dalle attività di informazione e comunicazione e, in modo particolare, dalle attività legate all’informatica. Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse sono cresciute del +12,5%, mentre le attività di noleggio e supporto alle imprese hanno registrato un incremento del 3,7% raggiungendo, a fine 2020, le 195 unità. Andamenti positivi si osservano anche per le attività connesse alla logistica, con un aumento dell’8% in un anno.