"Calerno non accetta più violenze e sorprusi"

La rabbia degli abitanti dopo l’ennesimo episodio in cui sono stati coinvolti dei rom: "È una guerra, ma la combatteremo con armi legali"

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di Francesca Chilloni

Calerno è ancora incredula per l’esplosione di violenza di sabato sera ai danni di un ex carabiniere, R.P. di 55 anni. Ed è solo l’ultimo episodio di una scia di atti di prevaricazioni che da un anno sta sconvolgendo la tranquillità della frazione. La vittima si trova ancora ricoverata al Santa Maria Nuova dopo essere stata prima picchiata da tre ubriachi e poi investita in retromarcia da uno di loro davanti Bar Anna di piazzetta Di Vittorio. Sulla vicenda sono intervenuti sia la Giunta comunale che il Comitato "Orgoglio margheritino", nato proprio per affrontare i problemi di convivenza e degrado che interessano Calerno da quando una famiglia allargata di rom si è stabilita in centro. "È mia intenzione confrontarmi a breve ancora con il Prefetto per chiedere come intraprendere ulteriori passi per ripristinare sicurezza e legalità", promette il sindaco Carlo Perucchetti. Sabato attorno alle 17,30 nel bar i tre energumeni, rom residenti nel reggiano, hanno attaccato briga con R.P. (il cui figlio 25enne due settimane fa aveva ricevuto un pugno da uno di loro). Raccontano i testimoni: "Erano ubriachi e stavano uscendo dal bar senza pagare. Sono stati avvicinati da R., che ha cercato di parlare. Ma è scoppiata una lite e R. stato preso a pugni. Poi i tre hanno fatto per andarsene in auto, con l’ex militare che si è piazzato dietro la loro auto per fermarli, ma il conducente non ha frenato: dopo averlo investito e fatto cadere, se n’è andato senza dargli soccorso". Sul posto sono arrivati forze dell’ordine e i mezzi inviati dal 118, con R.P. traportato al Pronto Soccorso contuso e con una sospetta frattura al bacino. Davanti al bar, rapidamente, si è radunata un’ottantina di persone inferocite: i carabinieri, i membri del comitato e l’Assessore alla Sicurezza, Fabrizio Ferri, a fatica sono riusciti a riportare la calma ed evitare ritorsioni.

"Calerno è sempre stata tranquilla - spiega un cliente del bar - ma da quando sono arrivati i rom si sono moltiplicati i problemi. Quelli che abitano qui si stanno dando una regolata, ma c’è un via vai di loro conoscenti che disprezzano ogni regola". "Tutta la comunità e il comitato ssono solidali con la famiglia del ferito - dicono da Orgoglio Margheritino - Siamo convinti che la legalità e la legge siano le uniche armi con cui combattere questa guerra che ormai vede noi calernesi in prima linea. È ora di dire basta: Calerno e i suoi abitanti non sono più disposti a subire attacchi, soprusi e violenze". L’aggressione, spiega il sindaco, "va a inasprire una situazione di tensione sociale già molto delicata. Al ferito e alla famiglia va tutta la mia solidarietà insieme a quella dell’intera cittadinanza. E’ un fatto intollerabile. La Giunta e gli uffici del Comune stanno compiendo da oltre un anno tutti gli atti di loro competenza in collaborazione con le Forze dell’Ordine (che stanno garantendo un impegno ammirevole di cui sono riconoscente) mantenendo il dialogo costante con la cittadinanza". Tutto ciò è stato illustrato nei giorni scorsi al Prefetto durante la seduta del Consiglio comunale. "Invito - conclude Perucchetti - la cittadinanza è a continuare ad avere fiducia nella legge, che costituisce la strada maestra da seguire".