Camera di consiglio allestita in questura

Come accadde quattro anni al termine del maxiprocesso di ‘ndrangheta ‘Aemilia’, a breve anche i giudici di ‘Grimilde’ si ritireranno in questura per fare la camera di consiglio, per poi ritornare in tribunale dopo qualche giorno per la lettura della sentenza. Dopo la requisitoria e le arringhe delle difese, ieri ha replicato il pm Beatrice Ronchi. Nella prossima udienza, lunedì 12, ci sarà spazio per ulteriori repliche delle parti: poi, in quel giorno, la corte dei giudici presieduta da Donatella Bove, a latere Silvia Guareschi e Matteo Gambarati, si trasferirà nella caserma di via Dante, che per qualche giorno diventerà anche la loro casa: i tre magistrati non potranno uscire né avere infatti contatti con l’esterno prima di aver deciso il verdetto per i sedici imputati. La camera di consiglio di ‘Aemilia’, per i giudici Francesco Maria Caruso, presidente della Corte, e i colleghi Cristina Beretti e Andrea Rat durò un paio di settimane, prima del ritorno il 31 ottobre 2018 nell’aula bunker, allora allestita nel cortile del tribunale, e la lettura della sentenza per 148 imputati.

al.cod.