ELIA BIAVARDI
Cronaca

Campovolo 2025, i fan di Ligabue tra emozioni e ricordi: “Ogni sua canzone ci parla”

Attesa per il concerto a Reggio Emilia: in tanti al Ligastreet tra musica, divertimento, talk e mostre. Il racconto di chi segue il rocker di Correggio: “È stato la colonna sonora della nostra storia”

Campovolo 2025, i fan di Ligabue tra emozioni e ricordi: “Ogni sua canzone ci parla”

Reggio Emilia, 20 giugno 2025 – “Io l’ho ringraziato sul muro delle dediche per 30 anni di canzoni. Ma anche perché rende felice mia moglie”. In una frase, Emanuele – arrivato da Falciano del Massico insieme alla compagna Fabiana – racchiude il senso profondo di questa vigilia speciale. È venerdì 20 giugno, e al Ligastreet (foto) – il villaggio tematico allestito accanto alla Rcf Arena per l’evento "La Notte di Certe Notti" di Ligabue – è già in pieno fermento: musica, street food, giochi, talk, mostre, e soprattutto storie (video). Di coppie, amici e famiglie che hanno viaggiato ore e ore per esserci, per vivere 'la festa prima della festa'.

Attesa tra i fan di Ligabue: i racconti e le emozioni aspettando il concerto
Attesa tra i fan di Ligabue: i racconti e le emozioni aspettando il concerto

Fabiana ed Emanuele sono partiti da Caserta: “Sette ore di viaggio, siamo arrivati ieri sera e ce ne andiamo lunedì. Lei mi sta contagiando – racconta Emanuele – perché è molto più fan di me». Sul muro dei messaggi, quello all’ingresso della Ligastreet, hanno lasciato una dedica che è anche una dichiarazione d’amore. “Ci onora anche con un concerto davanti alla Reggia, a settembre. Ma qui a Reggio, tutto ha un altro sapore”.

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Più a nord, da vicino Milano, sono arrivati Luca e Virginia, insieme da quando – nel 1996 – si sono conosciuti proprio pochi giorni dopo il primo concerto di Liga di lei. “È stato la colonna sonora della nostra storia - racconta Virginia - e quest’anno sono 20 anni di matrimonio, quindi diciamo che ci ha portato bene. Ogni volta che lo ascoltiamo, è come tornare a quando avevamo io 17 e lui 20 anni”.

Sul muro hanno scritto insieme, a doppia firma, un verso di 'Sono qui per l'amore': "Siamo qui per l’amore con la barca di carta che non vuole affondare". Perché "nelle relazioni, come nella vita, ci sono momenti duri. Ma se non vuoi affondare, non affondi”.

C’è chi invece il cerchio lo chiude oggi: è il caso di Monica e Federico, da Varese. “Abbiamo visto decine di concerti, nei teatri, nei palasport, ma mai insieme qui, al Campo volo, la data più speciale di tutte. Oggi finalmente sì”.

 Entrambi con tatuato l’autografo del Liga, raccontano un legame profondo: "Ogni sua canzone è come se parlasse a noi. Anche nei momenti più difficili, ci siamo sentiti capiti”. E aggiungono: “Andiamo spesso a trovare sua madre. Lui è umile, sempre disponibile. Ha una pazienza infinita con i fan”.

Dalla lontana Sicilia arrivano invece Sonia e Gianluca. Per essere precisi, da Santa Teresa di Riva, in provincia di Messina. Dodici ore di viaggio, incidenti, rallentamenti. Ma per loro, ne è valsa la pena: “La mia storia con Liga è cominciata nel 2003 – racconta Sonia – in un momento brutto. Un’amica mi scrisse il testo di una sua canzone. Da lì, è stato amore, solamente leggendo le sue parole”. Gianluca la accompagna sempre: “È il nostro primo Campovolo. Uno nella vita va fatto per forza”. Anche se stavolta sono in zona gialla: “Di solito stiamo sotto il palco. Ma l’importante è esserci”.

E poi Margherita e Salvatore, da Palermo. “Siamo partiti dopo il turno di notte in ospedale – raccontano – abbiamo preso un volo per Parma e poi un treno, nonostante lo sciopero”. Entrambi infermieri, realizzano oggi un sogno: “Quando ho ascoltato Riderai la prima volta mi sono messa a piangere – confessa Margherita – sembrava scritta per me”. Il biglietto è stato un regalo di compleanno. “Lo hanno regalato anche a me – dice Salvatore – non sono fan sfegatato come lei, ma ci tenevo a essere qui».

Intorno a loro, la Ligastreet brulica: flipper, calcio balilla, tribute band, food truck e la mostra "InsideTheBox" . Famiglie con bambini, fan della prima ora, curiosi senza biglietto. Tutti lì, in attesa di domani, quando il rocker di Correggio salirà sul palco davanti a quasi 100mila persone per celebrare i 30 anni di Certe Notti.

Oggi però, il centro del mondo è qui: tra tende montate con largo anticipo, dediche scritte con i pennarelli e occhi che brillano. Al suo esordio assoluto, la Ligastreet è diventata un rito collettivo prima del concerto. È un posto dove ci si incontra, ci si racconta, si torna bambini.