Canuti, l’ex vicesindaco Pci "Sanità, scelte sbagliate"

La riorganizzazione non convince il politico che fu presidente del Distretto 10 "Si cancellano le nascite negli ospedali periferici, gli amministratori vigilino"

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Il tema della sanità pubblica nella Bassa continua a suscitare dibattito e polemiche. E se qualcuno sperava che le spiegazioni dei vertici dell’Azienda Usl – fatte nei giorni scorsi al consiglio dell’Unione Bassa Reggiana convocato a Guastalla – potessero rassicurare i cittadini, oggi si trova davanti a reazioni di segno opposto. E non solo per la polemica sollevata dai consiglieri di opposizione di centrodestra, che di fronte alla necessità di un confronto tra domande e risposte, si sono visto proporre una serata-monologo con settanta slides e un video confezionati dai relatori ospiti.

Sull’argomento, con un post social, interviene Luciano Canuti, in passato vicesindaco dell’ex Pci a Guastalla, oltre che ex presidente dell’allora Distretto sanitario 10 della Bassa. "Possibile che chirurgia e ortopedia siano in ripresa mentre ostetricia, ginecologia, pediatria siano in alto mare perché manca personale medico? L’idea è che si stia applicando la cancellazione di specialità fondamentali per la vita delle donne e delle nascite negli ospedali periferici". E, rivolto agli amministratori pubblici locali, aggiunge: "Tengano l’orecchio bene a terra, perché il secondo presidio ospedaliero reggiano, polo delle due sponde regionali, non finisca mutilato definitivamente. Non credo abbia ragione la dirigente sanitaria reggiana nel sostenere che dobbiamo dimenticarci dell’ospedale dei decenni precedenti. Di certo la popolazione non è affatto contenta. Era meglio quando eravamo autonomi da Reggio. E non si venga a parlare di campanilismo proprio a noi…".

Antonio Lecci