Caos bus, altro ultimatum: "Subito il piano di rilancio"

Ieri il supervertice con i manager di Seta e gli amministratori locali. Durissimo il sindaco di Modena: "Altrimenti iniziamo a parlare di dimissioni". .

Caos bus, altro ultimatum: "Subito il piano di rilancio"

Si tratta del secondo ‘ultimatum’ dell’amministrazione modenese a. Seta

Non le ha di certo mandate a dire il sindaco di Modena Massimo Mezzetti, durante l’incontro di ieri con i vertici dell’azienda di trasporto pubblico Seta e di Amo, per fare il punto sulla situazione dei trasporti pubblici. Il confronto che, come ha fatto sapere Mezzetti, è stato "franco e acceso", è terminato con un ennesimo ‘ultimatum’ nel quale il Comune ha stabilito alcune richieste categoriche. Si tratta appunto del secondo ‘ultimatum’ dell’amministrazione nei confronti di Seta. "La richiesta che abbiamo fatto a Seta – dichiara Mezzetti – è di presentarci, entro poche settimane, un piano di rilancio e sviluppo che affronti tutti i problemi che abbiamo posto, non solo in termini di pubblico servizio, ma anche di funzionamento dell’azienda stessa. Abbiamo bisogno di un vero e proprio piano industriale, con relativi costi e razionalizzazioni di spesa. Spero che tale documento possa rispondere realmente alle esigenze che abbiamo manifestato, perché, qualora non fosse, ne trarremo le debite conseguenze in quanto azionisti. Al termine dell’incontro – commenta il sindaco – ci siamo collegati con l’assessore regionale e con Reggio Emilia e Piacenza, anch’esse coinvolte direttamente nella questione, e abbiamo auspicato che nelle prossime settimane ci si possa incontrare per armonizzare le politiche dell’azienda: non è possibile che Seta, invece di essere un’azienda unica con tre sedi, di fatto, agisca come una sola sede con tre aziende e tre situazioni contrattuali diverse".

Parole dure, che nascondono una serie di possibili conseguenze da parte del Comune di Modena, che detiene l’11,046% delle quote della società di trasporti. "Se in un mercato privato – sottolinea Mezzetti – un’azienda non funziona, i vertici ne devono rispondere. Pertanto, se i vertici non riusciranno a venire incontro alle esigenze dei suoi soci azionisti ne trarremo le conseguenze. Dimissioni al vertice? Non se ne è parlato, ma se non si dovesse rimediare alla situazione, saranno un argomento di discussione".

Un confronto, a dir poco acceso, che, come risulta evidente dalle parole dello stesso Mezzetti, ha visto pareri estremamente divergenti. "I vertici aziendali – prosegue Mezzetti – si sono presentati minimizzando i problemi e affermando che il numero dei disagi non è particolarmente cambiato rispetto agli anni scorsi. Abbiamo controbattuto sostenendo che non vogliamo rassegnarci a un’azienda che gestisca al meglio il declino, ma vogliamo un rilancio e ci aspettiamo un cambiamento concreto nel breve periodo. Inoltre, abbiamo risposto alle affermazioni dei vertici Seta portando le testimonianze dei disagi che studenti e lavoratori di Modena e provincia affrontano ogni giorno: a tal proposito, mi risulta che i reclami nei confronti dell’azienda siano aumentati rispetto all’anno scorso. Bisogna che ci sia una netta svolta e abbiamo bisogno di un’azienda più attenta al nostro territorio di quanto lo sia stata Seta fino a oggi".

Jacopo Gozzi