Caporalato Reggio Emilia, 3 euro l'ora per raccogliere vestiti usati. Arresti

Gli indumenti erano destinati ai mercati del Nord Africa. Le accuse: reclutamento e sfruttamento di manodopera irregolare

Vestiti usati per i bisognosi (foto repertorio)

Vestiti usati per i bisognosi (foto repertorio)

Reggio Emilia, 22 gennaio 2019 - Una miseria per raccogliere vestiti usati da rivendere in Africa. Pagavano 3 euro all'ora i lavoratori stranieri per raccattare gli indumenti destinati ai mercati del Nord Africa: un gruppo di persone dedite al caporalato in alcune città del Nord Italia, fra cui anche Reggio Emilia, è stato scoperto della Polizia di Cremona, che in queste ore sta eseguendo diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere, arresti domiciliari e obblighi di dimora. Il sodalizio criminale, come viene definito in una nota delle forze dell'ordine, è accusato di aver reclutato e sfruttato manodopera irregolare.

Le indagini dei poliziotti della squadra mobile, condotte tra l'aprile e il novembre del 2018, hanno accertato che gli indagati hanno sfruttato dei cittadini extracomunitari nel redditizio business della raccolta degli indumenti usati. I reati sono stati commessi principalmente nella provincia di Cremona (in particolare nella zona di Soresina) ma anche in altre province del nord: Como, Bergamo e Reggio Emilia. Alle vittime veniva corrisposto una retribuzione di 3 euro l'ora, del tutto sproporzionata rispetto al lavoro prestato e senza alcun rispetto delle norme in materia di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro ed in condizioni di lavoro degradanti.