Casa abbandonata, bivacco di clandestini

Poco lontano dalla stazione di Fosdondo segnalato un nuovo episodio di degrado con giacigli e resti di cibo

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Se la situazione all’ex stazione di Fosdondo, a Correggio, sembra essere stata risolta grazie alla chiusura di porte e finestre, tutte murate, in seguito alla varie segnalazioni al Carlino dei residenti e frequentatori della zona, il fenomeno del bivacco e degli alloggi di fortuna non risulta essere stato debellato. A pochissima distanza dall’ex stazione – rimasta a lungo luogo di riparo per clandestini e senza fissa dimora grazie pure alle utenze di luce e acqua potabile sempre rimaste attive (a spese di chi?) – è stato segnalato un altro edificio abbandonato, con ampi spazi, in cui spesso si notano stranieri che vi trovano riparo, ovviamente senza alcuna autorizzazione e senza condizioni di sicurezza.

La presenza di giacigli di fortuna, con materassi, arredi e i resti di cibo lasciati di recente sono elementi che fanno pensare che quell’edificio, apparentemente in abbandono, in realtà sia utilizzato abusivamente da stranieri senza tetto. La situazione è stata nuovamente segnalata agli uffici comunali e alle forze dell’ordine, affinché siano adottati i necessari provvedimenti di pubblica sicurezza.

Nel caso dell’ex stazione di Fosdondo era emerso come le stanze fossero usate abitualmente da stranieri, spesso impegnati nel commercio clandestino di piccoli oggetti, che usavano quell’edificio nel periodo in cui erano impegnati sul territorio reggiano, in attesa di altre destinazioni. L’aver murato porte e finestre, per il momento, sembra aver trasferito il fenomeno nell’adiacente edificio.

Antonio Lecci