"Casa Palestra, ora servono nuovi fondi"

La struttura, in costruzione da parte del Progetto Anziani Arceto, attende un significativo aiuto dalla Regione. "Siamo fiduciosi"

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Prosegue l’impegno dell’associazione ‘Progetto Anziani Arceto odv’ per realizzare una ‘casa-palestra’ ad Arceto.

Quando saranno ultimati i lavori per la nuova struttura?

"Non abbiamo una data precisa – spiegano il presidente Giorgio Manfredini e il vicepresidente Lanfranco Fradici –, perché la nostra associazione non ha entrate rilevanti prestabilite annualmente. Sicuramente i lavori riprenderanno appena avremo risorse necessarie per un’altra tranche dell’opera. Sono iniziati lo scorso autunno e a luglio di quest’anno abbiamo investito, con le risorse economiche a nostra disposizione, un primo step di lavori per circa 200mila euro. Queste risorse sono il frutto di risparmi del passato, di piccoli contributi di cittadini e di qualche azienda del territorio, della Fondazione Manodori, delle due banche locali (Bper e Credem) e del cinque per mille. Siamo sicuri che in futuro altri cittadini e aziende ci sosterranno così come continueranno a farlo la Fondazione e le banche locali. Con il lavoro formidabile dei nostri tanti volontari e della comunità arcetana si organizzano iniziative durante l’anno in favore della casa-palestra".

Da chi è promossa la casa-palestra?

"Dal ‘Progetto Anziani Arceto odv’, associazione di volontariato senza fini di lucro dove i soci svolgono la loro missione gratuitamente e pagando una tessera annuale. Abbiamo già realizzato nel passato la residenza per anziani e il centro diurno di Arceto don Cesare Francia".

Saranno coinvolti altri enti?

"Abbiamo coinvolto il Comune di Scandiano, l’Unione Tresinaro Secchia, la Provincia, l’azienda Usl di Reggio e la Regione. Queste istituzioni hanno apprezzato il progetto e ci sostengono nel lavoro che stiamo portando avanti. Dopo una serie di incontri con i massimi esponenti della Regione dovremmo farne uno con il presidente Bonaccini per verificare concretamente la possibilità di un congruo contributo della Regione".

Quali saranno le principali attività proposte nella casa-palestra?

"Prima di tutto la struttura sarà fruibile ai diversamente abili per attività ludiche, sportive e stabilità motoria e per recupero motorio sia personalizzato che collettivo per ogni fascia di età, ma pure con possibilità di stanze per fisioterapia e ambulatori di medicina generale o specialistica. Un complesso multifunzionale dallo sport, al sociale, al sanitario. C’è da parte dell’Usl un interesse particolare per progetti specifici per gli anziani e disabili e per inserire alcuni servizi sanitari".

Si tratta di un investimento da oltre un milione di euro: saranno anche erogati dei finanziamenti per il progetto?

"Attendiamo un importante contributo regionale e lavoreremo per averne anche da altri soggetti pubblici e privati per programmare nuovi stati di avanzamento della struttura".

Matteo Barca