Caso di tubercolosi Infettato uno studente al Matilde di Canossa Usl: "Contagiosità bassa"

L’azienda sanitaria: "Le sue condizioni sono buone, già iniziata la terapia"

Caso di tubercolosi  Infettato uno studente  al  Matilde di Canossa  Usl: "Contagiosità bassa"
Caso di tubercolosi Infettato uno studente al Matilde di Canossa Usl: "Contagiosità bassa"

Un caso di tubercolosi polmonare si è registrata all’istituto superiore ‘Liceo Matilde di Canossa’ in città, in uno studente.

A renderlo noto tramite una comunicazione stampa è la direzione dell’azienda Ausl che puntualizza "la bassa contagiosità" del caso. E che "il malato si trova in buone condizioni di salute" e che "sta effettuando la terapia antibiotica specifica".

Una situazione definita sotto controllo. Tanto che – informa sempre l’azienda sanitaria locale – "il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ha già attivato le procedure previste per l’individuazione dei contatti a rischio, lo svolgimento degli accertamenti sanitari necessari, la sorveglianza sanitaria dei contatti".

Inoltre, per tranquillizzare i ragazzi e i genitori stessi, l’Ausl "ha già programmato un incontro informativo per la comunicazione alle famiglie coinvolte". La tubercolosi è una malattia infettiva che, nelle forme a localizzazione polmonare, può essere contagiosa e trasmettersi da persona a persona per via respiratoria.

La trasmissione necessita di un contatto stretto e molto prolungato con il malato, in uno spazio chiuso e confinato. Si trasmette per via aerea attraverso la saliva emesse dagli individui ammalati starnutendo o tossendo. La contagiosità quindi è bassa e la trasmissione del germe non avviene con facilità: la tubercolosi non si contrae attraverso contatti all’aria aperta e in luoghi ben aerati; il contagio non avviene attraverso indumenti, oggetti personali o facendo uso di piatti o posate.

Le manifestazioni della malattia sono rappresentate da tosse di lunga durata resistente alle comuni terapie, febbricola persistente, malessere generale, stanchezza, dimagrimento, brividi e sudorazione notturna. La malattia non compare sempre subito: il sistema immunitario può mantenere il batterio che la causa in uno stato di quiescenza per anni e iniziare a moltiplicarsi con l’abbassamento delle difese dell’organismo. Tuttavia, si stima che solamente il 10-15% delle persone infettate sviluppi la malattia.

La tubercolosi – provocata da un micobatterio – riporta indietro nel tempo, fin dall’antichità, quando si moriva e di questa malattia che in passato è stata anche oggetto di epidemie devastanti. Ma "oggi – dice la scienza – la tubercolosi è curabile con l’assunzione di una terapia antibiotica adeguata: quando i farmaci vengono assunti in modo corretto e per un periodo di tempo idoneo, il malato va incontro a guarigione".