
Domenico Lanza, da tempo noto anche come lo ‘sceriffo di Cavriago’
Sono trascorsi ormai nove mesi dalla misteriosa scomparsa di Daniela Ruggi. A distanza di così tanto tempo, nessun elemento certo a oggi sarebbe stato ‘raccolto’: nessun indizio avrebbe permesso di far luce su quanto accaduto in quei giorni alla giovane donna. L’unico indagato per il sequestro della 31enne, lo ricordiamo, è Domenico Lanza, il 67enne di Polinago (Modena) finito in carcere per il possesso di armi clandestine. Su di lui, inizialmente, si erano concentrati gli accertamenti avendo egli stesso esibito davanti alle telecamere alcuni indumenti intimi dell’ ‘amica’. Eppure sul conto di quello che tutti chiamano ‘lo sceriffo di Cavriago’ nulla sarebbe emerso.
Gli esiti ancora non sarebbero stati depositati ma il legale dell’uomo, l’avvocato Fausto Gianelli, depositerà in Procura a Modena istanza del dissequestro dell’abitazione e dell’auto: l’immobile e la vettura erano stati sottoposti a sequestro lo scorso il 14 dicembre per l’inizio delle operazioni peritali. I militari erano rimasti a lungo all’interno dell’abitazione dell’uomo, situata in una zona piuttosto isolata di Polinago. "Sabato sono scaduti i sei mesi; era una perizia necessaria quella svolta, opportuna ma a questo punto il sequestro comporta disagi insostenibili per il mio assistito – afferma l’avvocato Fausto Gianelli. Se il sopralluogo era necessario lo stesso ha già avuto luogo: i Ris hanno prelevato svariati campioni per l’esame del Dna, hanno ricercato con il luminol ogni traccia di sangue o biologica ma sono decorsi i sei mesi e il mio assistito ha necessità di riappropriarsi della vettura, unico mezzo in suo possesso per spostarsi. Inoltre – spiega Gianelli - non può essere privato dell’abitazione per un lasso di tempo così lungo".
L’uomo, uscito dal carcere, era stato poi ospitato in un’abitazione dell’Appennino. Intervistato, aveva spiegato di non c’entrare nulla con la scomparsa di Daniela. "Spero che Daniela sia viva, ma mi vien da chiedere anche come mai non si faccia vedere, almeno per tirare fuori me da questo impiccio".