Caso Saman, oggi Nomanhulaq a Reggio

Il cugino 35enne, arrestato a Barcellona, era la tessera mancante del ’commando’ con le vanghe. Presto sarà sentito

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Arriverà in Italia alle 15 di oggi, per essere subito preso in consegna dai carabinieri, Nomanhulaq Nomanhulaq, il pachistano 35enne arrestato lo scorso 14 febbraio a Barcellona: è accusato di aver partecipato al presunto omicidio e all’occultamento del cadavere della giovane cugina Saman Abbas, sparita da Novellara nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio scorso.

Nomanhulaq – uno dei cinque indagati per il ‘delitto d’onore’, l’assassinio di una giovane rea di volersi sottrarre ad un matrimonio imposto – era stato arrestato dalla Guardia Civil spagnola. In un primo tempo si era mostrato collaborativo, ma nell’ultima udienza davanti al tribunale dell’Audiencia Nacional, aveva manifestato il suo diniego ad una consegna celere alle autorità italiane.

Ma l’estradizione, seppur con tempi più lunghi, è ugualmente arrivata.

Una consegna, quella del 35enne pachistano, che completa il quadro di quel triste ’commando’ armato di vanghe che le telecamere di sorveglianza dell’azienda agricola in cui il nucleo viveva e lavorava immortalò la sera della sparizione di Saman.

Oltre a Nomanhulaq, in carcere ci sono l’altro cugino Ikram Ijaz, il primo ad essere preso, a Nimes, in Francia mentre tentava la fuga proprio verso Barcellona a bordo di un Flixbus. In carcere c’è anche lo zio Danish Hasnain, 33 anni, ritenuto l’esecutore materiale del delitto, arrestato in un sobborgo di Parigi nel settembre scorso. Ancora latitanti i genitori: il padre Shabbar Abbas e la madre Nazia Shaheen che si troverebbero nel Paese d’origine dove rientrarono il 1° maggio (come mostrarono le telecamere dell’aeroporto di Milano Malpensa) e nel quale godrebbero di una fitta rete di protezione.

L’arrivo di Nomanhulaq potrebbe segnare il punto di svolta nelle indagini condotte con caparbietà dai carabinieri e dal pm Laura Galli, titolare dell’inchiesta, con la supervisione anche della procuratrice capo reggente Isabella Chiesi.

Parlerà?