ELIA BIAVARDI
Cronaca

Castelnovo Monti si tinge di rosa: l’Appennino abbraccia il Giro

Aria d’attesa festosa e contagiosa in paese, mentre l’Appennino si prepara da settimane a questo evento. Per questa tappa la festa coinvolge tutti, giovani e anziani, sportivi e curiosi

Castelnovo si tinge di rosa per il Giro d'Italia (Foto Biavardi)

Castelnovo si tinge di rosa per il Giro d'Italia (Foto Biavardi)

Reggio Emilia, 21 maggio 2025 – Le nuvole grigie che si rincorrono sopra Castelnovo Monti non bastano a spegnere l’entusiasmo: oggi il paese ha un solo colore ed è il rosa del Giro. Mano a mano che si risale verso il centro, le strade si trasformano: i lampioni stringono palloncini, le vetrine indossano nastri e cartelli, le saracinesche si fanno tele decorate da bici stilizzate, striscioni, messaggi d’incoraggiamento. È un’aria d’attesa festosa e contagiosa, quella che si respira in paese già dalle prime ore del mattino, con i commercianti impegnati negli ultimi ritocchi, i bambini che sventolano bandierine e i residenti affacciati alle finestre come per una festa di paese. Solo che oggi, a sfilare, non ci saranno carri allegorici, ma i giganti della strada.

Da settimane l’Appennino si prepara a questo momento. E ora che la corsa rosa sta per arrivare, tutto sembra più vivo. I primi corridori passeranno intorno alle 17.15, dopo una lunga cavalcata di 186 km partita da Viareggio. Una tappa divisa in due anime: quella iniziale, dolce e in costante leggera ascesa fino a Castelnovo Garfagnana, e quella successiva, aspra e montuosa, con salite che non perdonano e discese nervose, su strade strette e curve da domare. Un palcoscenico perfetto, tra i più spettacolari dell’intero Giro.

A rendere epico il percorso ci pensa la salita di San Pellegrino in Alpe, una parete verticale che tocca punte del 20% di pendenza e che molti definiscono già la regina delle salite di questo 2025. Poi Toano, e infine la maestosa Pietra di Bismantova, il gigante di roccia che guarda dall’alto l’arrivo di Castelnovo. È qui che i giochi si faranno davvero duri.

Nel frattempo, in paese, si moltiplicano le iniziative. È una festa che coinvolge tutti, giovani e anziani, sportivi e curiosi. Anche chi non ha mai seguito una tappa si ritrova a fare il tifo, a chiedere “ma chi è in testa?”, a lasciarsi travolgere dalla magia di un evento che, per un giorno, fa sentire Castelnovo al centro del mondo.

L’ultimo chilometro sarà una sfida nella sfida: tutto in salita, con una retta finale di 100 metri, su asfalto e con carreggiata larga sei metri. Ma al di là della fatica, della tattica e dei distacchi in classifica, qui oggi a vincere sarà soprattutto la comunità, l’Appennino. Un intero territorio che si è messo il vestito buono per accogliere il Giro. E che, anche sotto le nuvole, vuole trovare il modo di brillare.