Catellani critica le agende dei partiti "Il terzo settore grande assente"

Il riconfermato presidente dell’Arci provinciale punge: "Un brutto segnale, il Paese rischia il collasso sociale"

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"Mi permetto di segnalare che in quasi tutti i programmi politici, con qualche rara eccezione, il terzo settore sembra scomparso dai radar. Credo sia davvero un brutto segnale". Daniele Catellani, riconfermato alla presidenza di Arci provinciale (al suo terzo mandato), striglia la politica a una settimana dal voto. "Sembra quasi che sia scontato. Essenziale nelle emergenze, ma mai prioritario. Un paese senza un terzo settore rischia davvero il collasso sociale. È bene ricordarselo", ha detto davanti a una platea che includeva anche – tra gli altri – il sindaco Luca Vecchi, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il consigliere regionale Federico Amico e l’assessore regionale nonché candidato al Parlamento nella coalizione del centrosinistra in quota ArticoloUno, Lanfranco de Franco. L’Arci reggiana, la più grande associazione culturale del nostro territorio – 130 circoli e 30mila soci – si è data appuntamento al teatro di Massenzatico per il settimo congresso provinciale. "Dobbiamo alzare la testa e cercare di invertire la rotta – ha detto Catellani – Fare il volontario deve essere prima di tutto un piacere e non una battaglia quotidiana. Senza un’azione finalizzata ad alleggerire il peso della burocrazia si rischia di allontanare i pochi disponibili ad assumersi queste responsabilità. Organizzare qualsiasi evento sta diventando davvero difficile e le capacità tecniche, nonché il tempo dedicato, sono nettamente maggiori del pensiero creativo richiesto".