DANIELE PETRONE
Cronaca

Cause dell’incendio all’Inalca di Reggio Emilia: cosa sappiamo

I vigili del fuoco e personale specializzato del Nia sono al lavoro per capire da cosa sia scaturito il maxi rogo. Giovedì prevista un’assemblea dei lavoratori: a rischio 400 posti di lavoro

Cause dell’incendio all’Inalca di Reggio Emilia: cosa sappiamo

Reggio Emilia, 12 febbraio 2025 – I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per prevenire la riaccensione di eventuali focolai nel grande sito produttivo di via Due Canali dove ieri gli stabilimenti di Inalca e Quanta sono stati distrutti dal maxi incendio.

Il giorno dopo si fa la conta dei danni per il mega incendio che è scoppiato nella giornata di martedì allo stabilimento Inalca di Reggio Emilia
Il giorno dopo si fa la conta dei danni per il mega incendio che è scoppiato nella giornata di martedì allo stabilimento Inalca di Reggio Emilia

Cause dell’incendio: cosa sappiamo

I pompieri sono tutt’ora al lavoro per capire le cause del rogo (foto). E stamattina sono iniziate le operazioni di sopralluogo da parte del personale specializzato del Nia, il nucleo investigazioni antincendio. La procura di Reggio – che ha aperto un fascicolo d’inchiesta affidando le indagini alla squadra mobile della questura – formalmente non esclude alcuna ipotesi, ma dai primi elementi raccolti, al momento non ci sono i presupposti per pensare al dolo. Secondo gli inquirenti, le fiamme sarebbe scaturite accidentalmente da un vano tecnico.

Distrutti comparti di lavorazione della carne e preparazione pasti. Bruciata anche l'area di Quanta Stock, specializzata nello stoccaggio di materie prime per conto di CirFood s.c., leader nella ristorazione collettiva in Italia

La conta dei danni

Scongiurato il pericolo di feriti che fortunatamente non si sono registrati, oggi è il giorno della conta dei danni, che stando a quanto ha spiegato ieri Cirfood – il colosso cooperativo della ristorazione collettiva che stoccava le materie prime nel magazzino Quanta andato distrutto – sono “ingenti e incalcolabili”.

Cause dell’incendio all’Inalca di Reggio Emilia: cosa sappiamo

Il futuro dei lavoratori

Inoltre tiene banco il futuro dei lavoratori. Ci sono 400 posti a rischio. I sindacati chiedono l’attivazione immediata degli ammortizzatori sociali ed eventuali ricollocazioni. Per domani pomeriggio è previsto – ancora da confermare in via ufficiale – un’assemblea coi dipendenti indetta dall’azienda Inalca del gruppo Cremonini, che dovrebbe tenersi alle 16 al centro internazionale Loris Malaguzzi.

Cause dell’incendio all’Inalca di Reggio Emilia: cosa sappiamo

Cirfood: “Il servizio di ristorazione rimane garantito”

Cirfood ha emanato un comunicato in cui ha specificato che “i danni sono gravi e considerevoli: sono andati distrutti oltre 1,3 milioni di kg di prodotti alimentari freschi, secchi e surgelati acquistati da Cirfood e conservati, al momento dell’incendio, negli oltre 7.000mq del magazzino. Per far fronte a questa emergenza, Cirfood ha fin da subito attuato tutte le azioni necessarie per garantire la continuità dei propri servizi, non escludendo una rimodulazione temporanea dei menu, laddove necessario, negli approvvigionamenti di alcuni specifici alimenti. Il danno economico per Cirfood è, ad oggi, ingente e inquantificabile. Cirfoood è un’impresa solida, capace nell’immediato di far fronte a tale circostanza e si sta adoperando anche al fianco dei propri partner per individuare una rapida soluzione che permetta di tornare quanto prima alla normalità. L’impresa tiene, infine, a precisare che all’interno di Quanta Stock&Go non venivano conservati o prodotti pasti, ma stoccate materie prime alimentari. I pasti cucinati da Cirfood vengono preparati in modalità espressa all’interno delle cucine dell’impresa diffuse su tutto il territorio nazionale. Cirfood ringrazia per la collaborazione clienti e consumatori e esprime gratitudine per i messaggi di solidarietà ricevuti”.

Il sindaco ha incontrato i vertici Inalca: “Rassicurazioni sui lavoratori”

Il sindaco Marco Massari ha incontrato questa mattina, proprio sul luogo in cui i vigili del fuoco erano ancora impegnati a domare gli ultimi focolai, i vertici dell’azienda Inalca e attivato canali di dialogo informali anche con le altre imprese che operavano in quel sito industriale. “Ho voluto incontrare subito i vertici dell’azienda Inalca in cui sono impiegate circa 180 persone per accertarmi della volontà dell’azienda di tutelare l’occupazione anche a seguito del grave incendio che ha devastato il sito produttivo reggiano – ha detto il sindaco -. Ho raccolto in questo senso massima disponibilità da parte dell’azienda, che ringrazio, che mi ha assicurato che sta già provvedendo a ricollocare parte dei dipendenti e a valutare l’attivazione degli ammortizzatori sociali. Nei prossimi giorni, i vertici Inalca incontreranno i lavoratori e le organizzazioni sindacali per accompagnare così nel migliore dei modi questo periodo di transizione”. Dal punto di vista dell’amministrazione comunale infatti “in attesa di conoscere le dinamiche da cui è scaturito l’incendio e le ultime risultanze delle analisi Arpae sulle sostanze esalate, riteniamo che la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori sia la prima emergenza a cui far fronte. Per questo, ho preso contatto con tutte le imprese coinvolte, con le quali abbiamo avviato un dialogo che proseguirà anche nei prossimi giorni, naturalmente coinvolgendo le organizzazioni sindacali. Il nostro impegno sarà massimo nell’ottica di facilitare tutte le procedure necessarie ad una transizione indolore dei lavoratori”.