Gattatico (Reggio Emilia), 20 aprile 2018 – Una serie di accertamenti, a un anno e mezzo dal furto, ha permesso ai carabinieri di Gattatico di scoprire i passaggi di uno smartphone rubato nel novembre 2016 a una ragazza sedicenne, mentre la stessa era con gli amici in un locale del paese. Attraverso il tracciamento del codice Imei, s è risaliti al primo utilizzatore dopo il furto e poi a coloro che, in una sorta di compravendita tra privati, sono entrati di volta in volta in possesso dello smartphone rubato.
Con l’accusa di ricettazione i carabinieri hanno denunciato un 40enne e un 29enne entrambi abitanti a Langhirano, un 27enne di Felino e un 42enne di Montechiarugolo. La derubata non aveva configurato un App che gli consentisse di tracciare e quindi ritrovare il suo cellulare, ma coloro che ne sono entrati in possesso sono stati comunque rintracciati. L’indagine si è avvalsa dell’uso dei tabulati del traffico telefonico successivamente al furto dell'apparecchio, usato con schede telefoniche intestate agli indagati.
Il 40enne di Montechiarugolo ha ammesso l’effettivo possesso del cellulare, poi venduto a un 29enne del suo stesso paese. In effetti l’esito degli accertamenti sui tabulati confermavano che quest’ultimo aveva utilizzato il telefono per poi rivenderlo a un 27enne di Felino, che a sua volta l’aveva ceduto a un 42enne di Montechiarugolo. Il telefono non è stato trovato.