Cgil, Cisl e Uil: triplice ’attacco’ No vax

Atti di vandalismo messi a segno nella notte alle sedi reggiane delle tre principali sigle nazionali. Condanna unanime: "gesto ignobile"

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Un triplice attacco con un unico obiettivo nel mirino: i sindacati. Atti di vandalismo – con tanto di firma dalle doppie V rosse, il simbolo col quale si contraddistinguono i movimenti No-Vax – sono stati messi a segno nella notte di ieri davanti alle sedi reggiane delle tre categorie confederali Cgil, Cisl e Uil.

Identiche le modalità: scritte "sindacati nazisti" con la bomboletta ad imbrattare le porte d’ingresso oppure i volantini stessi affissi sui vetri ("servi kapò del regime nazi-sanitario") di via Sani fuori dalla sede Uil, di via Roma dove c’è la Camera del Lavoro della città e di via Turri, dove c’è il quartier generale Cisl. E ancora una una foto, a mo’ di fumetto, che ritrae i tre leader nazionali delle sigle: Luigi Sbarra della Cisl, il ‘nostrano’ Maurizio Landini della Cgil e Pier Paolo Bombardieri della Uil, alle quali viene attribuita la frase ‘Sono un bugiardo nazista e voglio imporre la dittatura nazi-sanitaria’ e una svastica disegnata sulla fronte. Infine un adesivo di rivendicazione da parte delle doppie V rosse con una presentazione che recita: "Forza di lotta non violenta per la libertà e i diritti umani".

Sul ‘non violenta’ ci sarebbe da obiettare. Non è violenza, dunque, imbrattare vetri? Il primo ad accorgersi del raid è stato Iacopo Scialla, segretario generale Uilm di Reggio, mentre stava andando in ufficio. Da qui è partita una lunga catena di commenti di sdegno e di vicinanza, ma soprattutto una denuncia univoca alla Digos della Questura reggiana che si occupa dei casi. "Esprimiamo solidarietà a Bombardieri – ha scritto subito tramite una nota il segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani – e condanniamo l’attacco di queste ignobili persone che, peraltro con un linguaggio violento e fascista, sperano di intimidirci e di farci compiere un passo indietro. Ciò non avverrà mai. Questo attacco fa il paio a quello di un paio di settimane fa sulla pagina Facebook della Uil Emilia Romagna. In quell’occasione sotto due post distinti, il primo di condanna dello sfregio al Sacrario dei Caduti di Marzabotto e il secondo in cui annunciavamo la denuncia, i no vax ci hanno riempito di insulti".

A fargli eco anche il segretario generale Uil Modena e Reggio, Luigi Tollari: "I soliti atti vili e vigliacchi, degni di persone infami a cui manca il coraggio di manifestarsi apertamente a viso scoperto ed esprimere in modo civile il proprio dissenso. Sappiano che non ci faremo intimidire e che agiremo per vie legali. Le sedi sindacali, sono presidio sul territorio di confronto, di discussione e di democrazia e mai ci abbasseremo a comportamenti fascisti e violenti che vanno contro i nostri principi e a difesa dei più’ deboli".

Tollari poi che ha unito la sua voce agli altri segretari di zona, Cristian Sesena della Cgil Reggio e Rosamaria Papaleo della Cisl Emilia Centrale con un comunicato congiunto: "Spiace rilevare che questi sedicenti movimenti operino con lo stesso schema di forze eversive che credevamo di avere sconfitto per sempre. Le loro scritte esprimono violenza nei loro messaggi, ripropongono simboli nazifascisti: uno schema che rigettiamo appieno e rimanda a tempi bui. Se, infatti, la libertà di pensiero è un diritto tutelato dalla Costituzione, così non è per l’ingiuria, l’offesa e l’utilizzo di simboli nazifascisti che, invece, sono vietati dalla Costituzione stessa".

Daniele Petrone