Chiesta l’estradizione per i genitori di Saman

Nelle prossime ore la Farnesina contatterà l’ambasciata pachistana per far sì che si possa dare il via alla rogatoria internazionale

Migration

E’ finalmente iniziato il lavoro diplomatico che porterà a una possibile rogatoria per i genitori di Saman Abbas. Padre e madre si trovano presumibilmente in Pakistan, dopo avervi fatto ritorno in aereo l’1 maggio scorso. Da allora la procura di Reggio ha iniziato a preparare i documenti da inviare al Ministero degli Esteri, necessari per giustificare la richiesta di rogatoria. Ciò significa che ora è la Farnesina ad avere il pallino in mano: il ministro Luigi Di Maio aveva specificato da tempo che non avrebbe potuto muoversi in maniera autonoma, prima che vi fosse l’input della procura. E ora questo passaggio è stato completato.

In un’intervista al nostro giornale, pubblicata nelle settimane scorse, l’ambasciatore pachistano in Italia Jahuar Saleem aveva rassicurato sulla volontà di aiutare le autorità italiane: "Ci sono procedure di mutua assistenza legale tra i Paesi, e non appena ci sarà una richiesta formale da parte delle autorità italiane, le autorità pachistane metteranno in atto le azioni dovute". Piena collaborazione quindi. "Esiste un accordo per le estradizioni con l’Italia – aveva spiegato il rappresentante del governo pachistano – Se una richiesta formale sarà avanzata dalle autorità italiane, la prenderemo in carico con le autorità competenti in Pakistan, in accordo con protocolli e procedure del caso. Il Pakistan ha eccellenti trascorsi di cooperazione con l’Italia per casi di questo tipo".

L’ambasciatore aveva anche dissipato ogni dubbio riguardo alla pratica dei matrimoni forzati nel paese dell’Asia meridionale. "Sono severamente proibiti dall’Islam e dalle leggi del Pakistan che vietano rigorosamente tali unioni perché costituiscono un reato grave che può comportare una lunga pena detentiva – aveva spiegato al Carlino – Anzi, c’è una serie completa di leggi che prevedono sanzioni pesanti, dalle multe alle pene detentive. Inoltre, tali matrimoni sono dichiarati nulli se viene presentata una denuncia e il fatto accertato.

Una pratica, quella del matrimonio forzato, molto diffusa nella zona di provenienza della famiglia Abbas, composta prevalentemente da popolazione contadina e dalla mentalità arretrata.

Gli Abbas sono del distretto di Mandi Bahauddin, che si trova nel Punjab. Il fidanzato di Saman ha descritto la famiglia Abbas come una delle “dinastie“ più pericolose di quella zona, arrivando persino a descrivere il loro comportamento come "mafioso". Nella denuncia che il ragazzo pachistano, che vive in Italia sotto protezione, ha presentato ai carabinieri veniva anche descritta una sorta di spedizione punitiva organizzata dagli uomini della famiglia Abbas quando è stata scoperta la relazione con Saman. "Hanno minacciato la mia famiglia di morte se non avessi lasciato Saman", ha raccontato ai microfoni di Chi l’ha visto.

A questo punto dovrà essere la polizia pachistana a farsi carico delle ricerche degli Abbas, per poter fare in modo che i due genitori possano essere portati in Italia per interrogarli.

Alessandra Codeluppi