Chiude la moglie fuori di casa e poi la insulta: allontanato da casa

Un moldavo di 30 anni, probabilmente in preda ai fumi dell’alcol

L’ha chiusa fuori di casa, in via Wolf Ferrari, nella notte tra il 4 il 5 maggio, presumibilmente in preda ai fumi dell’alcol; poi, una volta riuscita ad entrare grazie all’aiuto della figlia, l’avrebbe coperta di insulti, colpendo a calci e pugni il muro e la porta di casa costringendola a chiudersi in salotto con i figli e a chiamare il 113. Una volta arrivati gli agenti della Questura, hanno potuto constatare la presenza di un cittadino moldavo di 30 anni, in evidente stato di alterazione, e la moglie - connazionale - di 28 con i figli di 9 e 15 anni. Da qui l’immediato provvedimento di allontamento dalla casa e la successiva denuncia per l’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia. Ieri, l’uomo è comparso davanti al giudice Luca Ramponi per l’udienza di convalida. Difeso dall’avvocato Wainer Burani, sostituito dal collega Massimiliano Pergetti, ha reso dichiarazioni spontanee: evidenziando i tradimenti della moglie, e che era lei, spesso, ad apostrofarlo con epiteti poco eleganti e che vi era la volontà della coppia di separarsi. La donna nella denuncia ha sottolineato che le ’aggressioni’ duravano da tempo, ma l’uomo ha rigettato tutto sostenendo come fosse la donna ad aggredirlo e lui una volta per difendersi le avrebbe strappato la camicetta. Il pm ha chiesto il divieto di avvicinamento a moglie e figli. Richiesta accolta dal giudice.