
"Chiudere una strada dove già viene poca gente, significherebbe ghettizzarla. Così sarà un facile bivacco per le persone della zona stazione...". Annarella Ferretti (foto), titolare della gioielleria Tentazioni in via Roma nonché già presidente di Cna area centro, mette subito le cose in chiaro. "Quando si prendono delle decisioni, bisognerebbe prima far sì che le attività non chiudano – chiosa – e che possano lavorare. Siamo noi a renderla viva, ma se andassimo via, non credo che gli abitanti resterebbero qui volentieri. Siamo un presidio di sicurezza". Ferretti è tra i promotori della petizione: "Non possiamo fare altro che farci sentire. Un incontro col Comune? Non chiediamo nulla perché tanto è già stato deciso tutto. Non c’è più democrazia in questa città". Sulla spaccatura con i residenti, poi è certa: "Coloro che vogliono la ztl sono una netta minoranza. Non si possono prendere in considerazione 4-5 persone, abitanti qui da poco e che sono disturbate dal traffico e che nei mesi estivi se ne vanno in vacanza in Liguria. Ci sono tanti residenti che non vogliono la pedonalizzazione". Infine si scaglia anche contro la riqualificazione della zona: "Il Comune spende 600mila euro per mettere quattro piante in piazza Popol Giost e 9 milioni per una gradinata sotto l’arco... Non si risolvono così le sorti del quartiere".
A farle eco anche il marito Tino Cavagnari: "Non ci sono le condizioni per la ztl, mancano i parcheggi. Non ci stiamo a essere trattati come cittadini di serie ‘B’. La metodologia del Comune è sbagliata: i laboratori di cittadinanza erano stati aperti per dialogare su come migliorare la vivibilità del quartiere. Alla prima occasione ci è stata calata la chiusura della strada".